Due mesi appena sulla scrivania del Mantova, ma già con uno sguardo rivolto al futuro e un appuntamento dal forte valore simbolico all’orizzonte. Come racconta Gabriele Gilli sul Corriere dello Sport, la rincorsa di Leandro Rinaudo alla salvezza passa anche dalla sfida al Palermo, club al quale il nuovo direttore sportivo biancorosso resta legato a doppio filo.
La partita contro i rosanero non sarà soltanto un test per valutare lo stato dei lavori a cavallo del girone di ritorno, ma anche un momento carico di significati personali. Rinaudo, subentrato in ottobre a Botturi, ha scelto di attendere che i tempi fossero maturi prima di avviare la sua rivoluzione. Una pazienza che, come sottolinea Gabriele Gilli sulle colonne del Corriere dello Sport, a Palermo non gli era stata concessa fino in fondo, con la proprietà che nell’estate 2024 preferì affidarsi a De Sanctis.
La storia di Rinaudo è quella di un dirigente cresciuto passo dopo passo in Serie B, fino al ritorno nella sua città per ricoprire ruoli chiave nell’area tecnica e nel settore giovanile. Un’eccezione, considerando che nella storia recente del Palermo non si erano mai visti dirigenti palermitani con incarichi operativi di primo piano. Un addio che pesa ancora, anche perché il feeling con la proprietà non è mai realmente scattato. Ora, come evidenzia ancora Gabriele Gilli sul Corriere dello Sport, l’occasione Mantova rappresenta per Rinaudo una chance di rilancio: salvare i lombardi in corsa significherebbe riabilitare il proprio percorso dirigenziale.
Nel frattempo, il presente parla di cambiamenti profondi. Il primo acquisto invernale del Mantova è di fatto già in panchina: Modesto, subentrato a Possanzini dopo una sola partita e deciso a imprimere una netta discontinuità tecnica. Con lui il passaggio alla difesa a tre appare automatico, archiviando il 4-2-3-1 utilizzato in precedenza. Una scelta che avrà inevitabili riflessi sul mercato, a partire dall’arrivo di un portiere: Bardi è in arrivo proprio dal Palermo. Interventi sono attesi anche sulla fascia sinistra, dove finora è stato adattato Bani, più a suo agio da centrale difensivo. Un lavoro condiviso con Erjon Bogdani, altro ex rosanero oggi nello scouting del Mantova, con cui Rinaudo condivide una sola stella polare: la salvezza, come chiude Gabriele Gilli sul Corriere dello Sport.