Dalla Serie A alla Kings League, senza perdere la voglia di competere. Simone Lo Faso, attaccante palermitano classe 1998, è uno dei protagonisti del nuovo format che fonde calcio, spettacolo e creator. Intervistato da Alessio Alaimo per TuttoMercatoWeb.com, l’ex Fiorentina si è raccontato tra passato, presente e un futuro sempre più immerso nel mondo Kings.
«Il fallimento dell’Akragas e l’impossibilità di trasferirmi subito in un’altra squadra – ha spiegato Lo Faso – uniti alla chiamata ricevuta per entrare in questa competizione, mi hanno spinto a considerare seriamente l’idea di prendere parte alla Kings League».
Un’esperienza travolgente, anche dal punto di vista mediatico: «La Kings ti dà adrenalina, divertimento, competizione. E c’è grande visibilità, che porta benefici. I ragazzini ti vedono come un idolo: questa competizione può diventare un’aspirazione per i giovani, proprio come la Serie A».
Sul piano personale, Lo Faso ha le idee chiare: «Sono andato con l’idea di performare come un calciatore che ha giocato in Serie A. Non cercavo solo divertimento, sono competitivo, mi piace vincere. Sono innamorato della Kings League».
Tra le figure di spicco del progetto, anche Fedez, presidente della sua squadra. «Ho imparato a conoscerlo: è una persona bravissima, molto sensibile, come mi reputo anch’io. Non ci ha mai fatto mancare nulla. Anzi, prima del Mondiale per Club ci ha portato in un resort fantastico. Ci ha trattato come calciatori da Serie A».
Nel corso dell’intervista rilasciata ad Alessio Alaimo per TuttoMercatoWeb.com, Lo Faso ha ricordato anche l’esperienza alla Fiorentina sotto la guida di Stefano Pioli, tornato oggi in viola: «È l’allenatore ideale per Firenze. Anche al Milan ha dimostrato le sue qualità, soprattutto nella gestione umana. Chi lo conosce bene mi ha raccontato che con Leao è stato come un padre. Quando mi infortunai, veniva spesso in clinica a trovarmi: mi ha fatto sentire la sua vicinanza».
Infine, una nuova iniziativa in arrivo a Palermo: dal 25 al 31 agosto, al Green Prater, Lo Faso sarà protagonista del suo primo Summer Camp per bambini ispirato alla Kings League.
«L’idea è nata dopo la mia seconda partita – racconta –. La Kings League ha un potenziale enorme e voglio trasmetterlo ai bambini. Simuleremo un’arena con suoni, carte, dado e tutto ciò che ruota intorno a questo mondo. Quando ero piccolo volevo solo divertirmi, non pensavo al calcio come a un lavoro. Voglio che i bambini si divertano e magari, perché no, si aprano una strada in questo universo».