SERIE A

L’ex Palermo Dawidowicz cerca squadra: «In Arabia era impossibile restare»

In una lunga intervista concessa a Tuttomercatoweb.com, Pawel Dawidowicz – ex difensore del Palermo – ha ripercorso le ultime tappe della sua carriera, dal contratto risolto con l’Al Hazem al ritorno in Polonia per motivi familiari. «Prima potevano interessarmi i soldi. Ora giocherei gratis… quasi», ha raccontato al portale.

Come riportato da Tuttomercatoweb.com, il difensore aveva firmato un biennale in Arabia Saudita, ma l’esperienza è durata pochissimo: «Ho deciso di cambiare dopo il campionato, avevo offerte dalla Serie A ma volevo qualcosa di diverso». Il passaggio in Medio Oriente però si è rivelato complicato sin da subito. «Sono andato solo per il ritiro. Poi è arrivata la mia famiglia: ho un bimbo piccolo e mia moglie è incinta. Era davvero difficile stare lì per diversi motivi».

Dawidowicz spiega a Tuttomercatoweb.com i problemi principali: le difficoltà negli spostamenti sanitari («Ogni visita era complicata, nessuno parlava inglese»), le restrizioni culturali («Le donne non possono uscire senza un uomo, devono essere coperte»), e la sensazione generale di isolamento. «Ho provato a cambiare le cose, ma rimandavano sempre. Mi sono stufato: c’erano cose più importanti del calcio, come la mia famiglia».

Da qui la decisione di tornare vicino a Danzica. «Mi alleno con una squadra locale e con un personal trainer, ma mi manca la partita». Il difensore rivela a Tuttomercatoweb.com di aver ricevuto diverse offerte: «Anche dalla Serie A, dalla Spagna e dalla Germania. Ma niente mi ha convinto davvero. Dopo quello che è successo, avevo bisogno di stabilità».

A Verona, spiega, stava benissimo: «Tutto top. A mia moglie piaceva molto, non ci mancava niente». Per questo l’obiettivo ora è tornare in Europa: «Voglio restare qui. Posso viaggiare da solo in questi mesi e raggiungere la famiglia nei pochi giorni liberi. Andare negli Stati Uniti sarebbe più difficile».

Sul futuro: «Giocare ovunque, ma l’Italia sarebbe più semplice. Conosco la lingua e mi adatto in fretta. In Germania parlano inglese, ma dovrei imparare il tedesco».
Infine un pensiero sugli allenatori avuti: «Tudor e Juric sono tra i migliori. Nel calcio ci sono alti e bassi». E una speranza: «Spero che Polonia e Italia si qualifichino al Mondiale».

Alla domanda conclusiva, chi sceglierebbe se fosse un allenatore, Dawidowicz sorride: «Domanda difficile… dico Coppola. Giovane, forte e molto stabile».

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Redazione Ilovepalermocalcio