Lascia il calcio giovanissimo: “Mi faccio prete” | Nessuno è riuscito a convincerlo, dalla Serie A alla Chiesa

Palla (LaPresse) Ilovepalermocalcio
Sa di clamoroso la scelta dell’ex talentuoso calciatore che era una giovane stella e ha deciso di lasciare tutto e diventare prete.
Molti ex calciatori hanno intrapreso percorsi di vita sorprendenti. Mark Bresciano, ex centrocampista di Empoli, Parma, Palermo e Lazio, ha deciso di ritirarsi dal calcio nel 2015 e tornare in Australia. Lì ha intrapreso un’attività imprenditoriale nel settore della cannabis terapeutica, avviando la coltivazione e la produzione di marijuana a scopo medicinale.
Faustino Asprilla, ex attaccante del Parma, ha scelto una strada altrettanto originale. Dopo la sua carriera calcistica, ha lanciato una linea di preservativi chiamata “Tino”, un’iniziativa che ha suscitato curiosità e discussioni. Asprilla ha dichiarato di aver rifiutato offerte per partecipare a film per adulti.
Andreas Brehme, celebre per il rigore decisivo nella finale del Mondiale 1990, ha vissuto una parabola discendente. Dopo aver accumulato debiti, ha lavorato come addetto alle pulizie per un’impresa di pulizie, un’esperienza che lo ha portato a un passo dal baratro finanziario.
Merita una citazione anche Tomas Brolin, ex centrocampista del Parma e della nazionale svedese, ha intrapreso una carriera nel settore delle pulizie così come l’ex collega tedesco. Dopo il ritiro dal calcio, ha fondato un’azienda di aspirapolveri, dedicandosi con impegno a questa nuova attività.
Calcio e religione
Molti calciatori hanno vissuto la loro fede come parte integrante della carriera sportiva. Ricardo Kaká, ad esempio, indossava spesso una maglietta con la scritta “I belong to Jesus” dopo ogni gol, esprimendo pubblicamente la sua devozione religiosa. Giusto citare anche “Il Matador” Edinson Cavani, che ha mostrato la stessa scritta dopo ogni gol, e Nicola Legrottaglie, che ha parlato apertamente del suo cammino spirituale e del suo impegno religioso.
Invertendo i fattori, esistono anche religiosi con grande fede calcistica. Il compianto Papa Francesco era noto per il suo amore per il calcio, in particolare per il club argentino San Lorenzo, che considerava parte della sua identità culturale. Un altro esempio era Suor Paola, scomparsa anch’essa di recente, religiosa delle Suore francescane, che è diventata famosa per il suo tifo per la Lazio, partecipando come ospite fissa al programma televisivo “Quelli che il calcio…” per dodici anni.

Dalla Premier League…alla chiesa
Philip Mulryne, classe 1978, è stato un promettente centrocampista che ha iniziato la sua carriera nel Manchester United e ha giocato per la nazionale dell’Irlanda del Nord. Nonostante il suo talento, la sua carriera è stata segnata da alti e bassi, tra cui un’espulsione dalla nazionale per una violazione disciplinare a ridosso del Mondiale 2006.
Dopo il ritiro nel 2008, Mulryne ha intrapreso un percorso di fede che lo ha portato a diventare sacerdote. Nel 2017 è stato ordinato sacerdote dell’Ordine dei Domenicani. Attualmente, Padre Philip Mulryne vive in un monastero e svolge il ruolo di maestro dei novizi. In un’intervista, ha condiviso come la vita monastica condivida con il calcio valori come la disciplina, il sacrificio e il lavoro di squadra.