La Serie A, il grande calcio e ora… fa il badante per anziani: “Mi servivano i contributi per la pensione” | È finito dimenticato da tutti

Badante - fonte pexels - ilovepalermocalcio
Una svolta inaspettata, che fa riflettere.
Molti calciatori, una volta ritirati, affrontano difficoltà economiche significative. Secondo uno studio condotto da Guglielmo Stendardo, ex difensore e ora docente di diritto sportivo, il 60% dei calciatori italiani si trova a rischio povertà entro cinque anni dal ritiro. Questo fenomeno è attribuibile a una combinazione di fattori, tra cui una scarsa educazione finanziaria, investimenti sbagliati e uno stile di vita insostenibile mantenuto anche dopo la fine della carriera sportiva.
La breve durata della carriera calcistica, spesso concentrata tra i 20 e i 35 anni, non sempre consente di accumulare risorse sufficienti per garantire una stabilità economica a lungo termine. Solo il 10% dei circa 3.000 calciatori professionisti italiani guadagna abbastanza da poter vivere di rendita dopo il ritiro. Il restante 90% deve affrontare la sfida di reinventarsi professionalmente, spesso senza una formazione adeguata, dato che il 70% possiede solo la licenza media.
Oltre alle difficoltà economiche, molti ex calciatori devono affrontare problemi psicologici legati alla perdita dell’identità professionale, alla mancanza di routine e alla pressione mediatica. La transizione dalla celebrità alla vita quotidiana può essere traumatica, portando a stati di depressione e isolamento. La mancanza di supporto adeguato in questo periodo critico contribuisce ulteriormente al rischio di emarginazione sociale.
Dal campo alla cura
Negli anni ’80, in provincia di Avellino, il nome di Dante Bertoneri era sinonimo di talento e determinazione. Tra il 1980 e il 1984 ha militato in Serie A con l’Avellino, distinguendosi come tornante, e successivamente ha giocato anche in Serie B e C1.
I tifosi, soprattutto quelli di Torino e Avellino, lo ricordano con affetto per il suo impegno in campo. Oggi, però, a distanza di decenni, la vita di Bertoneri ha preso una direzione del tutto inaspettata e sorprendente.

Una nuova vita: dalla Serie A al sociale
All’età di 50 anni, Dante ha deciso di reinventarsi: ha seguito un corso per diventare badante, ottenendo l’attestato e preparandosi ad affrontare un mestiere tanto umile quanto essenziale. Non si tratta solo di una necessità economica — “mi restano ancora alcuni anni di contributi per la pensione”, ha dichiarato — ma anche di una scelta consapevole e concreta per rimettersi in gioco.
Vive oggi a Massa, pronto a spendere quell’esperienza di disciplina e dedizione maturata nel calcio in un ambito completamente diverso, ma altrettanto impegnativo. Con questo gesto, Bertoneri è diventato il primo ex calciatore professionista italiano a intraprendere la strada della cura alla persona, segnalando una via alternativa per tanti sportivi in cerca di una nuova identità dopo il ritiro.