Mentre da ogni parte del mondo si leva un grido di pace, il calcio continua a macchiarsi di episodi di violenza che trasformano le città in campi di battaglia. Come racconta Giorgio Marota sul Corriere dello Sport, i fatti di Nizza hanno sconvolto i vertici Uefa: le immagini di scontri, polizia in assetto anti-sommossa e tifosi incappucciati hanno fatto il giro del mondo, e potrebbero avere pesanti conseguenze sul percorso europeo della Roma.
Il club giallorosso era già “attenzionato” per i precedenti di Budapest nel 2023 e di Bilbao la scorsa stagione. Adesso, dopo il bilancio di 103 arresti, l’Uefa – scrive Giorgio Marota sul Corriere dello Sport – sarebbe pronta a vietare le trasferte europee ai tifosi romanisti almeno fino al termine della fase a gironi, comprese quelle di Glasgow (Rangers e Celtic) e Atene (Panathinaikos). Proprio nella capitale greca, nonostante lo storico gemellaggio con il Gate 13, si teme un’ulteriore escalation con i rivali dell’Olympiakos.
Tre i momenti principali di caos. Il primo martedì sera, intorno alle 22.30, in piazza Massena, dove i romanisti hanno lanciato oggetti contro le forze dell’ordine prima dello scontro con gli ultras del Nizza. Il secondo lungo l’autostrada: la gendarmeria francese ha intercettato gruppi di tifosi in viaggio trovando un arsenale fatto di coltelli, tirapugni, barre di ferro e martelli. Infine, il terzo episodio nei pressi dell’Allianz Riviera, con l’assalto dei supporter francesi alle navette dei tifosi romanisti e l’intervento della polizia con lacrimogeni e spray urticanti.
Degli oltre cento fermati, 89 sono stati rilasciati dopo un giorno di fermo e resteranno per sei mesi con il divieto di accesso nel dipartimento delle Alpi Marittime. Tredici tifosi giallorossi, trovati in possesso di armi improprie, compariranno il 26 novembre davanti al tribunale di Nizza. Come riportato ancora da Giorgio Marota sul Corriere dello Sport, sono accusati di partecipazione a raggruppamenti violenti, porto d’armi vietato e associazione finalizzata ad atti di violenza aggravata: rischiano fino a cinque anni di carcere.
Il quartiere dell’Allianz Riviera è rimasto blindato fino all’una di notte, accessibile soltanto a forze dell’ordine, addetti ai lavori e ambulanze. Una notte di guerriglia che, oltre a lasciare il segno sulla città, rischia di costare carissimo alla Roma.