Mentre il Palermo di Filippo Inzaghi muoveva i primi passi del ritiro a Châtillon, sul prato verde di un altro tempio dello sport – quello di Wimbledon – un ragazzo altoatesino dal braccio devastante e i capelli rossi scriveva la storia. Il 13 luglio 2025 è una data da scolpire nella memoria collettiva dello sport italiano: Jannik Sinner ha conquistato lo Slam dei sogni, diventando il primo azzurro ad alzare il trofeo dei Championships.
Come racconta Luigi Butera sul Giornale di Sicilia, l’impresa arriva a un mese esatto dalla sconfitta beffarda di Parigi. Ma il campione, come una fenice, è risorto proprio contro Carlos Alcaraz, lo stesso avversario che gli aveva negato il trionfo al Roland Garros. Una rivincita che profuma di leggenda e che – sottolinea Butera sul Giornale di Sicilia – suggella una carriera già brillante e destinata a crescere ancora, con quattro Slam già in bacheca.
Il parallelo con il calcio può sembrare ardito, ma non per Luigi Butera, che sul Giornale di Sicilia riflette su quanto la resilienza e la mentalità vincente di Sinner possano essere d’esempio anche per una squadra come il Palermo, che da fine agosto inseguirà il sogno Serie A. Nonostante sport diversi – individuale uno, collettivo l’altro – il messaggio è chiaro: serve fame, concentrazione e tanto lavoro.
E proprio da qui riparte il Palermo. Ieri, allo stadio “Brunod”, è andato in scena il primo allenamento stagionale. Il tecnico rosanero, accolto da entusiasmo e aspettative, ha tenuto un primo discorso a centrocampo prima della seduta. Il lavoro è appena cominciato e la strada è lunga, ma – conclude Luigi Butera sulle colonne del Giornale di Sicilia – se servirà un esempio da seguire, Jannik Sinner sarà lì, con la sua racchetta e il suo sorriso, a ricordare che nulla è impossibile.