PALERMO

Inzaghi: «A Palermo mi nutro della gente, qui costruirò qualcosa di grande»

A Palermo è già un re. Nessuna sconfitta, secondo posto in classifica e una città letteralmente ai suoi piedi. Filippo Inzaghi, come racconta Luigi Butera su Tuttosport, ha riportato entusiasmo, identità e ambizione in una piazza che sogna il ritorno in Serie A. Dopo aver lasciato il Pisa appena promosso, l’ex attaccante di Milan e Juve non ha dubbi: «Non mi pento della scelta. Ho sempre seguito le mie convinzioni, non la convenienza. Palermo mi ha dato subito la sensazione che qui potessi costruire qualcosa di importante. Non ho mai cercato le strade facili: mi piace rimettermi in gioco».

Il City Football Group, evidenzia Tuttosport, ha investito come mai prima per puntare alla promozione, e Superpippo è diventato l’uomo simbolo del progetto: «Quell’accoglienza resterà per sempre nella mia testa e nel mio cuore. Ma credo sia stata utile per far scattare una scintilla anche nella squadra, soprattutto in chi c’era l’anno scorso».

Dopo sette giornate, il Palermo è imbattuto e secondo in classifica. Inzaghi non nasconde la soddisfazione: «Speravo si potesse partire così. La strada è ancora lunga, ma la squadra sta acquisendo credibilità. Se al primo giorno di ritiro mi avessero detto che saremmo arrivati a questo punto, sarei stato felice».

Il tecnico lombardo resta però con i piedi per terra: «Sappiamo quello che vogliamo, ma l’obiettivo passa dal campo. Non si costruisce tutto dall’oggi al domani: servono tempo e lavoro. Sono convinto, però, che a Palermo costruirò qualcosa di molto importante perché non mi manca nulla, a cominciare da una società attrezzata per palcoscenici diversi. Quando è così, riesco a lavorare bene».

Alla domanda sulle analogie con le promozioni di Benevento e Pisa, Inzaghi risponde con realismo: «Forse somiglia di più al Benevento, per la forza della squadra. A Pisa è stato diverso, ho sfruttato l’effetto sorpresa: nessuno ci dava per favoriti, ma alla fine ci siamo riusciti».

Dopo la sosta arriverà la capolista Modena, ma Superpippo non si scompone: «Non mi sorprende vederli lì. Conosco Sottil, so quanto vale come allenatore. Hanno fatto un mercato intelligente e possono ripetere il mio Pisa dell’anno scorso. Sarà una partita tosta».

Sul fronte infermeria, Inzaghi ammette: «Bani è insostituibile, speriamo di recuperarlo presto. Detto questo, con lo Spezia abbiamo vinto anche senza lui e Ceccaroni. Dietro ci sono ragazzi come Peda, Veroli e Bereszynski: mi sento tranquillo».

Quanto all’attacco, il Palermo tira più di tutti ma ha segnato meno delle dirette rivali. Il tecnico non è preoccupato: «Mi preoccuperei se non ci fosse il dato sui tiri. Abbiamo preso pali, traverse e trovato portieri in giornata. Anche Brunori tornerà a segnare».

E sull’entusiasmo del “Barbera” – oltre 127 mila presenze in quattro gare – aggiunge: «Numeri straordinari. Da avversario era uno stadio complicato, da allenatore mi esalta. Giocare qui deve essere un divertimento, non una pressione».

Infine, una nota personale: «Ho scelto di vivere in centro, mi piace il contatto con la gente. Io mi nutro delle persone: quando ho un momento complicato, mi basta andare tra la gente. Mi circondano d’affetto e le preoccupazioni svaniscono».

Sul fratello Simone, oggi in Arabia: «Ci segue sempre, mi chiama dopo ogni partita. È contento che io sia qui. Spero di rendere felice lui e anche tutti i tifosi del Palermo».

E sul campionato di Serie A: «Juventus e Milan devono lottare per lo scudetto, insieme a Napoli, Inter e Roma. Sarà un torneo equilibrato. Il Milan, senza la Champions, può avere il vantaggio che ebbe il Napoli l’anno scorso».

Chiude con una parola sull’amico Gattuso: «Rino è una garanzia. È rimasto lo stesso di quando giocava: diretto, passionale e autentico. L’Italia aveva bisogno di uno come lui. La squadra darà sempre il 100%».

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Redazione Ilovepalermocalcio