Parole cariche di emozione e consapevolezza quelle di Filippo Inzaghi, intervenuto durante la conferenza stampa al Teatro Politeama per la presentazione della mostra fotografica dei 125 anni del Palermo. L’allenatore rosanero ha voluto rendere omaggio alla storia del club e alla sua gente, sottolineando quanto sia orgoglioso di far parte di un progetto in crescita.
«Mi sono chiesto cosa c’entro io qua sopra – ha esordito Inzaghi –. C’è gente che per il Palermo ha fatto tantissimo, mi auguro di essere all’altezza e di poter scrivere anch’io il mio nome nella storia di questo club. Penso a Brunori, che è partito dalla Serie C: a lui e ai giocatori come lui appartengono gli onori di questo momento».
Il tecnico ha ribadito quanto significhi per lui questa avventura: «Sono molto onorato di essere l’allenatore del Palermo in un anno così importante. Mi rende pieno di orgoglio. Abbiamo una società e dei tifosi che meritano palcoscenici diversi, più grandi. Ma tutto deve nascere dalle fondamenta: non possiamo pensare, dall’oggi al domani, di essere già all’altezza della città e della società».
Con il suo consueto realismo, Inzaghi ha poi parlato del percorso da costruire: «Sono appena arrivato, non ho nessuna bacchetta magica. Sarà difficile, sarà dura, ma sono convinto che stiamo costruendo qualcosa di importante. Dobbiamo arrivare a fine stagione senza rimpianti, dando tutto quello che abbiamo».
Infine, un pensiero rivolto ai tifosi e al sogno collettivo che accompagna questo anniversario: «In un anno così significativo, sappiamo tutti qual è il nostro sogno. Spero davvero di poterlo regalare ai nostri tifosi, perché questo 125° anniversario merita di essere ricordato per qualcosa di grande».