«Tiriamoci su le maniche». Pippo Inzaghi non cambia linea e ribadisce la sua filosofia alla vigilia della prima trasferta in campionato. Come riporta Paolo Vannini sul Corriere dello Sport, il tecnico del Palermo chiede ai suoi umiltà e spirito battagliero: «Anche le squadre più attrezzate in questa categoria devono sapere soffrire, altrimenti rischiano le stesse difficoltà del passato».
Allo stesso tempo, Inzaghi prova a stimolare l’orgoglio del gruppo: «So che dal 1977 il Palermo non vince la prima in trasferta in Serie B: è arrivato il momento di spezzare alcuni record. A Bolzano avremo tanti tifosi al seguito e dovremo ricevere da loro la giusta energia».
Il tecnico ha ricordato anche i numeri del suo collega Castori: «Il Südtirol con lui ha perso soltanto cinque partite su 24, di cui una sola in casa. Non sarà una gara semplice, dimentichiamo la parola facile. Siamo il Palermo e dobbiamo giocarcela, ma sapendo che sarà una battaglia».
Sul piano tattico, Inzaghi non ha concesso anticipazioni: sei partite in un mese richiederanno l’impiego di tutta la rosa a disposizione, composta da 19 giocatori di movimento. «La cosa principale è la continuità. Non stiamo a sentire le chiacchiere che ci danno strafavoriti: la forza di cui ci accreditano esiste, ma dobbiamo dimostrarla in campo ogni partita».
Poi un accenno al mercato: «Siamo stati condizionati dagli imprevisti con Magnani e dai problemi dei portieri, ma siamo subito corsi ai ripari. Ho 19 giocatori forti, se arriverà un ulteriore innesto sarà la ciliegina sulla torta».
Infine, un passaggio sugli equilibri offensivi: «Brunori è un attaccante, ma non mi preoccupano le posizioni. In due partite abbiamo fatto 35 tiri in porta. Fra i due trequartisti, uno sarà sempre una punta e l’altro un centrocampista con gol nelle gambe, come Gyasi, Palumbo o Vasic».