INCUBO IN SERIE A: 4 ANNI DI SQUALIFICA | “Il cartellino giallo era truccato”

Arbitro (LaPresse) Ilovepalermocalcio

Ennesimo caos e polemiche attorno al mondo del calcio italiano, questa volta ad essere protagonisti sono i cartellini degli arbitri. 

Le polemiche arbitrali hanno caratterizzato la stagione 2024/25 di Serie A, con allenatori che hanno espresso forti critiche nei confronti dell’operato degli arbitri e dell’utilizzo del VAR. Simone Inzaghi e il direttore sportivo Beppe Marotta hanno accusato gli arbitri, sottolineando errori decisivi in partite cruciali.

Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha criticato l’operato del VAR, in particolare per la mancata revisione di un rigore assegnato all’Inter contro il suo giocatore Zambo Anguissa. Ha sottolineato l’importanza di un intervento tempestivo in caso di errori evidenti, evidenziando la frustrazione per la gestione del sistema tecnologico.

Gian Piero Gasperini, ormai ex tecnico dell’Atalanta, ha espresso dubbi sull’efficacia del VAR, definendolo uno strumento che “ha creato più confusione che chiarezza”. Ha messo in discussione l’autorità dell’arbitro in campo, suggerendo che le decisioni finali siano influenzate dal VAR.

Queste dichiarazioni evidenziano una crescente insoddisfazione nei confronti della gestione arbitrale e dell’uso del VAR in Serie A, sollevando interrogativi sulla trasparenza e sull’efficacia di tali strumenti nel garantire equità nelle competizioni. Ma le polemiche non riguardano solo episodi calcistici, ma purtroppo anche scandali extra-campo.

Il caos scommesse

Un vasto scandalo scommesse ha travolto il calcio italiano, coinvolgendo diversi giocatori di Serie A. Tra i nomi più noti spiccano Nicolò Fagioli ex Juventus e Sandro Tonali ora al Newcastle. L’inchiesta, ha rivelato un giro di scommesse su piattaforme illegali. Sia Fagioli che Tonali hanno ammesso di soffrire di ludopatia e hanno patteggiato le loro squalifiche.

Le indagini hanno evidenziato come i calciatori accumulassero debiti ingenti con i gestori di queste piattaforme. Le somme puntate erano elevate, con Fagioli che avrebbe bonificato quasi 700.000 euro per saldare i suoi debiti di gioco, e Tonali che ammetteva un debito che in passato aveva toccato i 500.000 euro.

Maduka Okoye (LaPresse) Ilovepalermocalcio

Il portiere dell’Udinese nella bufera

Un nuovo scandalo scommesse ha scosso il mondo del calcio italiano, questa volta con al centro il portiere dell’Udinese, Maduka Okoye, e altre tre persone indagate per truffa in concorso ai danni dei bookmakers. L’inchiesta della Procura di Udine si concentra sulla partita di Serie A Lazio-Udinese dell’11 marzo 2024.

Le indagini sono partite da flussi anomali di scommesse sull’ammonizione di Okoye, un evento quotato ben 8 volte la posta. Le vincite sospette hanno superato i 120mila euro, con giocate concentrate nella provincia di Udine. Gli investigatori hanno raccolto elementi che suggeriscono un accordo preventivo tra Okoye, effettivamente ammonito al 63° minuto per perdita di tempo, e uno degli scommettitori. Il calciatore ora rischia una lunga squalifica.