“In Serie C a guadagnare 1500€”: dopo il Milan e la Nazionale è finito a fare l’agente immobiliare | Il cellulare non squillava più

Maglia Milan (LaPresse) Ilovepalermocalcio

Non sempre le carriere dei calciatori sono rose e fiori, qualcuno è costretto a reinventarsi quando qualcosa va storto. 

Gli stipendi dei calciatori in Italia variano notevolmente tra le diverse categorie professionistiche. Nella Serie A, i top player percepiscono compensi milionari, con i più pagati che guadagnano oltre 10 milioni di euro netti all’anno. Tuttavia, anche all’interno della massima serie esistono differenze significative: molti giocatori si attestano su stipendi inferiori.

Scendendo in Serie B, gli stipendi diminuiscono sensibilmente. Per la stagione 2024/25, i minimi retributivi lordi annuali sono di circa 18.742 euro per i calciatori tra i 16 e i 19 anni, 25.068 euro per quelli tra i 20 e i 23 anni e 33.783 euro per gli over 24. Tuttavia, la distribuzione degli stipendi è disomogenea: circa il 44% dei calciatori percepisce uno stipendio mensile intorno ai 1.500 euro, soprattutto tra i giovani under 20 e quelli alle prime esperienze professionistiche.

In Serie C, le retribuzioni sono ancora più contenute. Per la stagione 2024/25, i minimi retributivi lordi annuali sono di circa 15.000 euro per i calciatori tra i 16 e i 19 anni, 21.000 euro per quelli tra i 20 e i 23 anni e 28.000 euro per gli over 24. La maggior parte dei giocatori di Serie C rientra nella fascia di guadagno tra i 20.000 e i 50.000 euro lordi annui. Tuttavia esistono eccezioni, alcuni calciatori magari ex Serie B guadagnano cifre significativamente superiori.

Mentre la Serie A offre stipendi elevati, le categorie inferiori presentano retribuzioni più modeste, con una significativa variabilità all’interno di ciascuna lega.

Calciatori che cambiano vita

Dopo il ritiro dal calcio, alcuni ex calciatori hanno intrapreso percorsi professionali insoliti. Faustino Asprilla, ex attaccante del Parma, ha lanciato una linea di preservativi chiamata “Tino Condones”. Andreas Brehme, celebre per il gol decisivo nella finale di Italia ’90, ha affrontato difficoltà finanziarie che lo hanno portato a lavorare come addetto alle pulizie prima di diventare osservatore per il Bayern Monaco.

Altri hanno scelto strade completamente diverse. Taribo West, ex difensore dell’Inter, è diventato pastore pentecostale in Nigeria, fondando una comunità religiosa e una scuola calcio. Tomas Brolin, ex centrocampista svedese, ha avviato un’azienda di aspirapolveri.

Giuseppe Cardone (LaPresse) Ilovepalermocalcio

La nuova vita dell’ex Parma e Milan

Giuseppe Cardone, ex difensore di Milan e Parma, ha raccontato la sua difficile vita dopo il ritiro: “Prendevo 1.500 euro al mese in Serie C e facevo 80 chilometri al giorno”. Dopo un grave infortunio al ginocchio, ha provato ad allenare, ma senza stabilità. È arrivato a vivere in una roulotte, aiutato da un agente immobiliare: “Mi ha dato le chiavi di una casa gratis, non lo dimenticherò mai”.

La vita post-calcio per Cardone è diventata una vera sfida. Con onestà, ha raccontato di essersi ritrovato senza certezze e con pochi mezzi, fino ad arrivare a vivere in modo precario e non riuscendo ad avere sempre un tetto di una casa sulla testa. Una parabola amara che mette in luce quanto possa essere difficile la transizione per molti ex calciatori.