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Ilaria D’Amico: «C’è troppo buonismo nelle trasmissioni. Diletta è un marchio»

L’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport” riporta le dichiarazioni dell’ex signora del calcio, Ilaria D’Amico:

«Io penso che ogni rivoluzione tecnologica vada cavalcata, è stato fatto con l’arrivo del satellite e adesso è il momento dello streaming che ha un potenziale di fruizione enorme. L’importante è che le immagini non perdano la loro bellezza. Ma c’è un altro ingrediente che non può mancare: i contenuti del racconto. La mia speranza, da appassionata di calcio prima ancora che da addetta ai lavori, è che non ci siano troppe perdite in termini di spunti e si continui a narrare il romanzo più bello che abbiamo, la Serie A, come merita».

«Prima Sky era la casa del calcio, adesso ci sono tante case diverse e non nego che un certo spaesamento lo avverta. Quel viaggio fantastico purtroppo si è interrotto, ho visto tanti conduttori e amici trasferirsi altrove, faccio a tutti un grande in bocca al lupo anche se spero che un giorno si possano ritrovare di nuovo a Sky. Nel nuovo panorama Diletta Leotta è riuscita a diventare un marchio. Dazn si identifica con lei in questo momento, è riuscita ad imporre un’immagine vincendo la sua personale scommessa. A me poi piace tantissimo Giorgia Rossi: l’ho seguita durante il Mondiale del 2018 e ho subito pensato: “Questa ragazza ha i numeri”».

«Mi sembra ci sia un buonismo generalizzato che personalmente mi annoia. Un tempo non era richiesto, anzi, ora invece l’approccio anche verso gli intervistati è più morbido. Allo stesso tempo però trovo insopportabile chi vuole per forza essere fastidioso e fare polemica: quando c’è da rendere merito si fa, così come quando c’è da andare giù duri, no?».

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Redazione Ilovepalermocalcio