Il momento dello Spezia è sempre più delicato. Come sottolinea Il Secolo XIX, dopo una serie di risultati deludenti la posizione di Luca D’Angelo sulla panchina bianconera è fortemente a rischio. La squadra non riesce a trovare continuità né identità in campo e la classifica si fa preoccupante: con nove gare senza vittorie tra questa stagione e la precedente, il tecnico rischia seriamente l’esonero. I segnali che arrivano dal campo – atteggiamento passivo, disattenzioni e poca concentrazione – alimentano i dubbi della società sulla capacità dell’allenatore di invertire la rotta.
Secondo Il Secolo XIX, il dato più allarmante resta la fragilità difensiva: sette dei gol subiti sono arrivati su palla inattiva, un campanello d’allarme che riflette la mancanza di concentrazione e organizzazione del gruppo. Diversi giocatori sembrano più preoccupati per il proprio futuro che per la causa comune, e anche i cambi effettuati dalla panchina non hanno prodotto gli effetti sperati. Tuttavia, il quotidiano ligure evidenzia anche alcune note positive: Esposito, Kouda e Cassata hanno mostrato impegno e spirito, pur restando troppo isolati nel contesto generale.
Come riporta ancora Il Secolo XIX, lo Spezia avrebbe già avviato delle valutazioni interne nel caso di divorzio anticipato con D’Angelo, nonostante il contratto in vigore fino al 2027. Due le strade principali: la prima conduce a tecnici esperti come Eugenio Corini o Rolando Maran, entrambi conoscitori della categoria. La seconda, più rischiosa ma stimolante, guarda a profili emergenti.
In cima alla lista, scrive Il Secolo XIX, ci sarebbe Francesco Modesto, ex Atalanta U23, apprezzato per il lavoro con i giovani. Sullo sfondo restano anche i nomi di Vanoli, Pecchia e De Rossi, ritenuti però fuori portata per motivi economici o di ambizione.