Il Palermo si chiama fuori dalla corsa a Salvatore Esposito, e non è una questione economica. Come riportato da Armando Napoletano su Il Secolo di La Spezia, la rinuncia dei rosanero è legata principalmente a motivazioni tecniche e strategiche, condivise tra il nuovo allenatore Pippo Inzaghi e il direttore sportivo Carlo Osti, che si sono già confrontati in diversi vertici operativi.
Il problema non è il valore del giocatore – un regista con grande qualità nel palleggio e visione di gioco – ma la sua incompatibilità con il metodo che Inzaghi vuole adottare a Palermo. Secondo quanto riportato da Il Secolo di La Spezia, l’ex tecnico del Pisa intende bypassare il centrocampo con lanci diretti per aggredire le seconde palle nella metà campo avversaria: uno stile poco adatto a un profilo come Esposito, più incline alla gestione del possesso e all’organizzazione della manovra.
Bologna e Besiktas, le alternative che non decollano
Anche la pista Bologna si va raffreddando. Il nuovo tecnico Vincenzo Italiano, secondo Il Secolo di La Spezia, non sembra convinto dell’investimento per Esposito, preferendo un centrocampo più dinamico e fisicamente intenso. Dalla Turchia, invece, le voci su un interesse del Besiktas – dove milita anche Ciro Immobile – non hanno trovato riscontri concreti né in Italia né all’estero. Nessuna offerta ufficiale è pervenuta finora.
Il valore di mercato fissato per Esposito è di circa 6 milioni di euro più bonus, una cifra che resta in attesa di acquirenti realmente interessati.
Futuro in stand-by, lo Spezia lo porta in ritiro
Esposito, attualmente sotto contratto con lo Spezia, si prepara a iniziare la nuova stagione in maglia aquilotta. Come riporta ancora Armando Napoletano su Il Secolo di La Spezia, il club sta per riscattare anche Aurelio, su cui hanno chiesto informazioni Verona e Cagliari, ma la società non sembra intenzionata a cederlo.
In attesa di ulteriori sviluppi, Salvatore Esposito partirà per il ritiro con la squadra: le visite mediche sono previste tra circa un mese, con una prima fase a Follo e successivo trasferimento in Val Gardena dal 17 luglio. La situazione resta fluida, ma al momento non si registrano trattative concrete in chiusura.