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Il Genoa e le sue sorelle. Anche lo Standard dopo Vasco e Siviglia. Così 777 trasforma il calcio in network

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla 777 Partners che nel giro di pochi anni ha acquisito oltre il Genoa, altri tre club.

Il closing è previsto nelle prossime settimane. Ma l’annuncio dell’acquisto del cento per cento delle quote azionarie dei belgi dello Standard Liegi da parte di 777 Partners, la holding già proprietaria del Genoa, del Vasco da Gama e di una quota del Siviglia, svela in maniera più chiara i progetti futuri dei proprietari del club rossoblù. Creare, cioè, un network di aziende calcistiche (perché di questo bisogna parlare), attrattive sul piano economico e del turismo, con importanti possibilità di crescita e di valorizzazione del brand, che abbiano tutte l’asset stadio ai primi posti di sviluppo per il futuro. Tutto ciò senza la necessità di dover a tutti i costi maturare utili sul breve periodo. Una condizione non scontata, che denota una volta di più l’importante solvibilità finanziaria degli investitori americani, che in precedenza avevano studiato anche modelli di multiproprietà come la galassia Red Bull o la holding del City Football Group, con le sue dieci società in giro per il mondo.

Sinergie tecniche «Ci assicureremo – garantiscono i vertici di 777 Partners alla Gazzetta – che ognuno di questi club abbia successo sia dentro, sia fuori dal campo, anche sul lungo termine, sfruttando al tempo stesso il portafoglio per massimizzare il loro valore». E, dunque, eventualmente anche lavorando su sinergie tecniche fra i vari club di proprietà, sullo scambio di giocatori ed esperienze, su una maggiore attrattività anche a livello di marketing e sponsorizzazioni. «Integreremo il nostro lavoro in modo simile a quanto già avviene negli altri segmenti del nostro business – spiegano alla holding con sede a Miami -, provando ad assumere le professionalità migliori per gestire queste attività. Siamo solo all’inizio, ma è chiaro che lo sviluppo del mercato comune a più club di proprietà potrà darci sicuramente un grande vantaggio».

Modello Wanda Al riguardo, può essere utile raccontare un episodio di cui fu protagonista, qualche tempo prima di approdare al Genoa, Andrés Blazquez, nuovo amministratore delegato del Grifone, che si trovò a colloquio in Spagna con la dirigenza dell’Atletico Madrid, che gli illustrò le potenzialità pressoché infinite del Wanda Metropolitano, capace di passare da stadio di casa per le partite dei colchoneros al rugby con gli All Blacks sino ai concerti di Liam Gallagher con i Foo Fighters. Al dubbio di Blazquez sui possibili danni al manto erboso, la risposta era stata nei numeri, fra il costo di un nuovo prato e gli introiti – infinitamente superiori – derivati dagli eventi extracalcistici. Chiaro il messaggio? La sostenibilità degli investimenti della holding company americana che ha rilevato il 99,9 per cento del capitale azionario del Genoa sta proprio qui, nella possibilità di sfruttare il brand dell’impiantistica facendo crescere anche il prodotto calcistico. Senza fretta, il Genoa ne è l’esempio: si continua a lavorare per acciuffare una salvezza molto complicata, ma in caso contrario la proprietà non si farà trovare impreparata. «A Genova – raccontano – ci hanno attirato in primo luogo la ricca tradizione e la storia, oltre a una base di tifosi appassionati e il profondo legame con la realtà locale».

Obiettivo Brasile Analogo discorso riguarda l’acquisizione del settanta per cento delle quote del Vasco da Gama. Un brand storico del calcio sudamericano e un’occasione dettata dalla recente apertura del calcio brasiliano agli investitori stranieri. Un’operazione valutabile intorno ai 290 milioni di euro, dove si punta anche al restyling dello storico stadio Sao Januario. Senza contare, poi, le potenzialità che hanno tali acquisizioni sul territorio. Dal suo approdo a Genova, 777 Partners ha instaurato un rapporto diretto con l’amministrazione genovese, grazie anche a un sindaco manager, Marco Bucci, con una lunga esperienza negli States, che ha subito compreso come le idee dei padroni americani del Genoa possano rappresentare un’opportunità di crescita anche per la città. E pure qui il Ferraris dovrà diventare attrattivo al di là dell’evento calcistico, capace di catalizzare su di sé anche il turismo extracalcistico. Sfida affascinante, e solo apparentemente visionaria. E’ solo questione di tempo. Una visione globale e totalmente innovativa del microcosmo calcistico, che va oltre quella che è stata, per decenni, la mentalità delle proprietà tradizionali. 777 vuole andare oltre: per massimizzare i profitti, ma allargandoli appunto ad altre aree. «Siamo fondamentalmente grandi appassionati», spiegano dalla Florida. Consapevoli che questo sia il futuro, in gran parte ancora da esplorare.

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Redazione Ilovepalermocalcio