“«L’attuale quinto posto? Battiamo il Palermo e proiettiamoci ancora più alto». Esorta il Venezia a pensare sempre un po’ più in grande Maurizio Domizzi, baluardo e trascinatore del team che col 3-1 di Novara ha agganciato a 57 punti Bari e Perugia, ma sopravanzandoli in virtù degli scontri diretti. E adesso davanti a quota 63 punti si intravede proprio quel Palermo che venerdì alle 19 salirà al Penzo. «Ora ci saranno due correnti di pensiero – prevede Domizzi – la prima che indicherà come prioritario il mantenere l’attuale cuscinetto di sei punti sul nono posto del Foggia, la seconda invece che ci spingerà a guardare più su. Io non ho dubbi e sposo in pieno quest’ultima, perché disputare i playoff da ottavi con l’obbligo magari di dover andare a vincere a Bari o Perugia non è certo il massimo come prospettiva. La posizione al termine della regular season conta molto, arrivare al meno sesti sarebbe davvero importante». Dal primo giorno Domizzi ha battuto molto sul tasto della convinzione. Una mentalità vincente che non abbandona pensando al Palermo. «Una vittoria potrebbe aprirci scenari interessanti, sarà difficile, tuttavia abbiamo i punti in classifica e le capacità per osare. Il Palermo è tra le squadre più forti e attrezzate, però siamo lì, in casa nel ritorno abbiamo fatto benissimo e possiamo giocarcela con le nostre caratteristiche e il nostro calcio che ci ha portato fino a qui». Nelle recenti sfide con Cittadella e Brescia il Penzo aveva sfiorato i 6000 spettatori. «Un incremento positivo e che paradossalmente si percepisce più in una realtà come Venezia, rispetto a uno stadio nel quale si passa dai 25 ai 30 mila. Forse di venerdì alle 19 non sarà l’orario ideale, ma abbiamo una classifica ottima, affrontiamo una grande squadra quindi senz’altro siamo fiduciosi di poter cercare una grande prestazione in un grande ambiente». Come il Venezia ha fatto a viso aperto sabato a Novara ritrovando i tre punti in trasferta dopo 5 mesi e mezzo. «Ci voleva, ma ne occorrerà anche un’altra nelle restanti 5 giornate – ribadisce il capitano – per avere davvero qualche vantaggio. Non era facile passare al Piola, la nostra bravura è stata quella di farla sembrare più agevole pur essendo passati in svantaggio. Era la terza gara in otto giorni, la più strana per via della stanchezza e dell’incognita legata al campo e al caldo. Ormai è difficile giudicare sul piano tecnico e tattico, siamo ad un punto della stagione nel quale non c’è nessun calcolo da fare, bisogna solo giocarsela»”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “Il Gazzettino”.