PALERMO

Iachini: «Palermo forte e ben costruito. Inzaghi cura ogni dettaglio, ma occhio alle sorprese in Serie B»

Chi meglio di Beppe Iachini può analizzare le ambizioni del Palermo? L’ultimo allenatore a riportare i rosanero in Serie A osserva con attenzione la squadra che sta nascendo sotto la guida di Filippo Inzaghi e, intervistato da Fabrizio Vitale per La Gazzetta dello Sport, condivide impressioni, avvertimenti e speranze: «Sarei felice se non fossi più io l’ultimo a portare il Palermo in A».

Gazzetta dello Sport: “Corazzata Palermo, attacco da paura e colpi da Serie A”

Secondo Iachini, parlare della sola “concretezza” di Inzaghi è riduttivo: «A volte ci si perde in luoghi comuni – spiega – ma dietro ai successi c’è sempre un gran lavoro. Non si vince per caso. Mi riferisco alla proposta di gioco, alla trasmissione di idee ai calciatori. Ho vinto qualche campionato in B e penso di capirne un po’: in lui vedo attenzione, meticolosità, cura dei dettagli».

Un Palermo che cresce bene: rosa forte e obiettivo chiaro

Come sottolineato da Vitale su La Gazzetta dello Sport, Iachini non ha dubbi sul valore della squadra in costruzione: «Augello, Gyasi, Palumbo e Bani sono la conferma che la società sta operando molto bene. Osti è esperto e competente, supportato da una dirigenza valida. Insieme a Inzaghi stanno formando un organico molto forte. I giocatori arrivati finora in Serie B fanno davvero la differenza».

L’analisi si estende anche al reparto offensivo: «La coppia Brunori-Pohjanpalo? Beh, è la più forte della categoria. Ma attenzione anche agli attacchi della Sampdoria, dello Spezia, del Bari e del Catanzaro. Coda e Tutino, se restano insieme, fanno paura».

Serie B lunga e imprevedibile: «Attenti ad Avellino, Empoli e Spezia»

Nonostante il Palermo parta da favorito, Iachini invita alla prudenza: «Il mercato è ancora aperto. Bisogna vedere cosa faranno le altre. Mi riferisco soprattutto a Venezia e Monza, ma anche all’Empoli e allo Spezia. E poi c’è sempre una sorpresa tra le neopromosse: starei attento all’Avellino».

Come ricorda ancora Fabrizio Vitale su La Gazzetta dello Sport, Iachini conosce bene la complessità della Serie B. E non dimentica il contesto della sua promozione con il Palermo: «Io arrivai a campionato in corso, con la squadra quattordicesima e un clima di sfiducia. Da lì, con il lavoro, costruimmo una cavalcata che ci portò al record di punti. Inzaghi, invece, parte dall’inizio: un grande vantaggio».

Il testimone, idealmente, è pronto a passare. La speranza di Iachini è chiara: «Spero davvero che il prossimo a riportare il Palermo in A sia Pippo. Sarebbe un bel segnale per tutti».

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Redazione Ilovepalermocalcio