Un cerchio che si chiude, una storia che riparte da dove tutto è iniziato. Emanuel Gyasi, nato a Palermo quasi trent’anni fa, è tornato nella sua città da calciatore, deciso a scrivere una nuova pagina con la maglia rosanero. Reduce da cinque stagioni consecutive in Serie A tra Spezia ed Empoli, l’esterno ghanese ha già raggiunto i compagni a Châtillon per il ritiro precampionato e, intervistato da Massimiliano Radicini sul Giornale di Sicilia, racconta l’emozione di questo ritorno.
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«Per me è un’emozione bellissima e grandissima. Penso sia stato il destino a farmi tornare dove sono nato. È un sogno. Quando l’ho detto a mia madre è stata felicissima», confessa Gyasi, che si dice carico e motivato per questa nuova avventura in Serie B.
Una sfida stimolante, nel segno di Inzaghi
L’ex Spezia ha ritrovato in rosanero anche mister Inzaghi, che fin da subito gli ha trasmesso grande fiducia: «Mi ha dato una carica incredibile. È un grandissimo allenatore e mi ha spiegato in maniera chiara cosa si aspetta da me». Quanto al ruolo in campo, Gyasi non fa distinzioni: «Ho fatto un po’ tutto nella mia carriera, mi metto a disposizione del gruppo. Mi trovo bene ovunque, darò sempre il massimo».
Come riportato da Radicini sul Giornale di Sicilia, Gyasi punta a lasciare il segno a Palermo, spinto anche dall’affetto dei tifosi: «Mi sono arrivati tanti messaggi, è bellissimo. La tifoseria conta tanto per noi giocatori, spero di ripagare tutto l’affetto che sto ricevendo».
Tra i suoi obiettivi, non solo quelli personali: «Voglio fare bene e far vedere di che pasta sono fatto. Non mi pongo limiti». Il riferimento alla stagione 2019/2020 con lo Spezia è inevitabile: in quell’anno contribuì con 9 gol e 5 assist alla storica promozione in Serie A. «Ma è passato. Ora penso solo al Palermo».
La maglia dei sogni, l’eco dei campioni del passato e lo sguardo sul Barbera
Gyasi confessa anche il fascino esercitato dal progetto rosanero e dal supporto del City Group: «Sono rimasto colpito dall’organizzazione, fin dai primi giorni. Non si trova ovunque ed è una spinta in più per un calciatore». Da piccolo seguiva il Palermo in Serie A: «Era una squadra stellare: Miccoli, Amauri, Pastore, Ilicic, Dybala, Cavani… anche Liverani e Simplicio. Ce ne erano tanti che mi piacevano».
Come racconta ancora Massimiliano Radicini sul Giornale di Sicilia, Gyasi ha già affrontato il Palermo da avversario, nella stagione 2018-2019, quando vestiva la maglia dello Spezia: «Giocare al Barbera non si dimentica facilmente. Non avrei mai immaginato di indossare questa maglia, ma era nel mio destino».
Ora, l’attesa è tutta per l’amichevole di prestigio contro il Manchester City, in programma il 9 agosto al Barbera: «Sarà bellissimo, sono sicuro che ci sarà il tutto esaurito. Non vedo l’ora di esordire davanti ai tifosi».