Il Palermo è pronto al debutto in campionato contro la Reggiana. Come sottolinea Salvatore Orifici sul Giornale di Sicilia, i rosanero arrivano alla sfida del Barbera forti del passaggio del turno in Coppa Italia ai danni della Cremonese, superata ai rigori dopo una prestazione solida e attenta.
La certezza tattica resta la difesa a tre: Bani guida il reparto con esperienza e leadership, affiancato da Ceccaroni e da uno tra Peda e Diakité. Una linea arretrata che, come evidenziato da Orifici sul Giornale di Sicilia, ha già mostrato compattezza e affiatamento, concedendo poco agli avversari.
Le maggiori variabili riguardano il centrocampo, che Inzaghi può modellare a seconda delle esigenze. Segre, ad esempio, ha agito da ago della bilancia contro il Manchester City, trasformando la squadra da 3-4-2-1 a 3-5-2 in fase di non possesso, mentre contro la Cremonese è stato Gyasi a interpretare quel ruolo, con Le Douaron al fianco di Pohjanpalo. Nella ripresa, l’ingresso di Palumbo ha offerto maggiore verticalità, premiando i movimenti di Brunori.
In mezzo al campo, le alternative non mancano: Gomes e Blin più razionali davanti alla difesa, Ranocchia con compiti offensivi e capacità di accelerazione, Palumbo come raccordo in grado di alzare la qualità tecnica. Tutto ciò consente a Inzaghi di passare dal 3-4-2-1 al 3-5-2 o al 3-4-1-2 senza perdere equilibrio.
Come conclude il Giornale di Sicilia, la forza del nuovo Palermo sta proprio nella varietà delle soluzioni: solidità difensiva e duttilità in mezzo al campo per affrontare al meglio una stagione che si preannuncia impegnativa.