Sono passati appena dieci giorni dalla fine del campionato, ma in viale del Fante si respira già aria di futuro. Il Palermo ha avviato con determinazione la macchina operativa per pianificare la stagione 2025/26, con l’obiettivo di arrivare pronto all’appuntamento con il prossimo campionato. Nessuna improvvisazione, questa volta: serve continuità, identità e soprattutto competitività. Lo impone una piazza esigente e un progetto sportivo che deve alzare l’asticella.
Come sottolinea Massimiliano Radicini sul Giornale di Sicilia, le priorità assolute riguardano la definizione dell’organigramma tecnico e, ovviamente, la scelta dell’allenatore. Il direttore sportivo sarà Carlo Osti: manca solo l’annuncio ufficiale, ma la firma è attesa a breve. Più aperto, invece, è il capitolo sulla panchina. Diversi i contatti esplorativi con profili esperti e ritenuti idonei, anche se la chiusura ufficiale dei campionati (tra playoff e playout ancora in corso) rallenta la fase decisiva delle trattative.
Il profilo più caldo resta quello di Alberto Gilardino, ex attaccante rosanero e tecnico che ha già dimostrato di saper vincere in Serie B. Con il Genoa ha centrato la promozione subentrando a Blessin, trasformando quella che doveva essere una soluzione ad interim in un progetto vincente. La salvezza conquistata l’anno successivo in Serie A, prima dell’esonero, ne ha consolidato la reputazione.
I contatti tra Gilardino e il Palermo sono frequenti e produttivi: l’allenatore ha dato disponibilità a guidare un nuovo ciclo tecnico in rosanero, attratto dall’ambizione e dal contesto del club. Ma, come riporta ancora Radicini sul Giornale di Sicilia, prima di parlare di trattativa vera e propria sarà necessario chiarire alcuni dettagli contrattuali e progettuali.
Vanoli possibile alternativa, ma prima c’è Cairo
Nelle ultime ore ha preso quota anche la candidatura di Paolo Vanoli, attualmente sotto contratto con il Torino fino al 30 giugno. Il club granata detiene un’opzione per il rinnovo, ma il finale di stagione – tra tensioni interne e riflessioni strategiche – potrebbe portare alla separazione. In quel caso, il Palermo sarebbe pronto ad inserirsi.
Vanoli ha già conquistato una promozione con il Venezia tramite i playoff due stagioni fa e il suo profilo piace molto alla dirigenza: esperienza, competenza tattica e visione progettuale a medio-lungo termine. Il suo attuale ingaggio (circa un milione di euro a stagione) non sarebbe un ostacolo per una proprietà decisa a rilanciare con forza.
Gli altri nomi sullo sfondo
Restano in orbita anche altri tecnici: Pippo Inzaghi, in attesa di chiarimenti con il Pisa; Fabio Pecchia, reduce da buoni campionati a Parma ma tentato da ipotesi in Serie A; Luca D’Angelo e Giovanni Stroppa, entrambi impegnati nei playoff rispettivamente con Spezia e Cremonese.
Il quadro è ancora in evoluzione e ogni scenario resta aperto. Ma una cosa è certa: il Palermo non vuole perdere tempo. Il lavoro è cominciato e stavolta l’obiettivo è chiaro: farsi trovare pronti, con le idee chiare e le scelte giuste.