I cross dalla sinistra, quelli precisi e tagliati, mancavano da tempo al Palermo. Ora sono tornati, firmati Tommaso Augello, protagonista assoluto dei primi giorni di ritiro a Chatillon. Come sottolinea Roberto Parisi sul Giornale di Sicilia, l’ex Cagliari ha subito mostrato il peso specifico del suo arrivo in rosa: qualità, corsa, umiltà e personalità.
Sette assist nell’ultima stagione in Serie A e 197 presenze nel massimo campionato parlano per lui. «Un mese fa mi ha chiamato il mio procuratore dicendomi che il Palermo era interessato. Poi ho sentito il direttore sportivo, Carlo Osti, con cui ho un ottimo rapporto dai tempi della Samp. E anche Inzaghi, che mi voleva qui. Ho fatto la scelta giusta», ha dichiarato Augello in conferenza, riportata dal Giornale di Sicilia.
Nonostante le offerte dalla Serie A – tra cui la Cremonese – Augello ha detto sì al progetto Palermo: «Credo che questa piazza sia qualcosa di molto importante. Nel presente e nel futuro potremo fare grandi cose».
A convincerlo anche alcune telefonate: Ceccaroni, con cui ha condiviso il viaggio verso il ritiro, e Mattia Felici, compagno a Cagliari ed ex Palermo. «Con Ceccaroni ci siamo ritrovati dopo anni, mi ha detto che qui si sta benissimo. L’ambiente è caldo e se daremo il massimo sarà bellissimo».
L’ex terzino della Samp è l’unico volto nuovo fin qui arrivato in rosanero. Come scrive Parisi sul Giornale di Sicilia, ha già conquistato i tifosi valdostani, sempre presenti per una foto o un autografo. «Sono contento di tornare al Barbera – ha aggiunto – l’ultima volta è stata nel 2019, con lo Spezia. Uno stadio bellissimo, con un tifo caloroso».
Tra le figure decisive per la sua carriera, Claudio Ranieri: «Mi ha dato tanto. È stato l’allenatore più importante della mia carriera. Un signore del calcio».
Il rapporto con Filippo Inzaghi, invece, è già molto stretto: nei primi allenamenti i due hanno parlato spesso. Il tecnico pretende molto dagli esterni, e Augello ha le caratteristiche giuste per calarsi in un modulo che valorizza corsa e qualità. «Sono tifoso del Milan – ha confidato – ho esultato per i suoi gol. Quando mi ha chiamato, è stato emozionante. Essere allenato da una leggenda come lui è un onore».
Conclude così Parisi sul Giornale di Sicilia: il Palermo ha messo le mani su un profilo pronto, determinato e già pienamente calato nella realtà rosanero.