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Giornale di Sicilia: “Il Palermo ha finalmente trovato il suo trequartista puro”

Il Palermo ha finalmente trovato il suo trequartista puro, un’esigenza emersa con forza dopo le difficoltà creative della scorsa stagione. Come racconta Alessandro Arena sul Giornale di Sicilia, l’affare Antonio Palumbo è ormai in dirittura d’arrivo, e il fantasista ex Modena sarà presto a disposizione di Filippo Inzaghi già nei primi giorni del ritiro di Châtillon, fissato per il 13 luglio.

Il direttore sportivo Carlo Osti ha puntato con decisione su un giocatore esperto della categoria, secondo miglior assistman della Serie B con 10 passaggi vincenti nell’ultima stagione, alle spalle solo del duo Berardi-Vandeputte (13). Un innesto pensato non solo per dare qualità al gioco offensivo, ma per diventare protagonista in un Palermo che punta dritto alla Serie A.

Un tassello tattico che è mancato

Con la sua capacità di agire tra le linee e di rifinire l’azione con precisione e visione, Palumbo può portare quella continuità tecnica e quella fantasia che sono mancate ai suoi predecessori:

Segre si è distinto per inserimenti ma ha faticato nel dialogo offensivo;

Verre è stato intermittente, spesso assente nei momenti chiave;

Insigne e Vasic non hanno convinto nel ruolo;

Ranocchia, impiegato da Dionisi in mediana, ha poi perso centralità nella fase cruciale del campionato.

Con Palumbo, Inzaghi potrà contare su un giocatore che in Serie B ha dimostrato numeri importanti: 20 gol e 21 assist nelle ultime tre stagioni, un rendimento che promette di esaltare le qualità di Brunori e Pohjanpalo, che nello stesso arco di tempo hanno segnato 93 reti complessive.

Investimento importante e responsabilità crescenti

L’approdo a Palermo rappresenta per Palumbo la più grande occasione della carriera. Dopo 179 presenze in B tra Ternana, Salernitana e Modena, avrà la possibilità di mettersi alla prova in una piazza ambiziosa, che ha deciso di investirci in maniera concreta:

1,5 milioni di euro al Modena,

Il cartellino di Saric, valutato ora circa 1 milione (era costato 2 milioni nel 2022).

Tuttavia, come sottolinea Arena sul Giornale di Sicilia, Palumbo dovrà compiere un triplice salto di qualità:

Disciplina: ha collezionato 27 cartellini gialli in tre anni, un dato da ridurre per evitare squalifiche nei momenti chiave.

Fase difensiva: dovrà contribuire con maggiore continuità, aspetto spesso trascurato dai trequartisti rosanero recenti.

Impatto mentale: dovrà dimostrare di essere all’altezza di un progetto che punta alla promozione.

Il piede mancino che mancava

Con Palumbo, il Palermo aggiunge anche varietà nelle soluzioni offensive: mancino naturale, potrà agire a piede invertito nella trequarti opposta a Brunori, garantendo soluzioni nuove nei trenta metri. I calci piazzati, con Ranocchia e lo stesso Palumbo, diventano un’arma ancora più temibile. E in un attacco dominato da giocatori destri, la presenza di un mancino tecnico può spaccare le difese e dare imprevedibilità.

Gli unici mancini in rosa al momento sono Insigne (in uscita) e Le Douaron, più punta che trequartista. Palumbo, dunque, è destinato a essere centrale nello scacchiere di Inzaghi, chiamato ad accendere quella fantasia che troppe volte è mancata nella stagione passata.

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Redazione Ilovepalermocalcio