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Giornale di Sicilia: “Il grido di aiuto di Palermo ferita. Schifani e Lagalla da Piantedosi”

La questione sicurezza a Palermo è esplosa in tutta la sua gravità e, come racconta Connie Transirico sul Giornale di Sicilia, sarà affrontata domani a Roma. Il governatore Renato Schifani e il sindaco Roberto Lagalla incontreranno il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per discutere delle misure urgenti da adottare dopo l’omicidio di Paolo Taormina, il ventenne ucciso nel suo pub in via Spinuzza.

Il prefetto Massimo Mariani per ora non rilascia dichiarazioni, ma Schifani ha spiegato di aver contattato personalmente il titolare del Viminale, ottenendo la disponibilità a un incontro. L’obiettivo, spiega Transirico sul Giornale di Sicilia, è fermare l’ondata di violenza che sta scuotendo la città e restituire sicurezza ai cittadini.

Palermo ferita e sotto shock

L’omicidio di via Spinuzza ha trasformato la percezione della città: da fenomeno “sottotraccia”, come lo definisce Connie Transirico sul Giornale di Sicilia, la violenza è diventata un tema di emergenza nazionale. Dopo mesi di aggressioni e risse nella zona della movida, la morte di Taormina ha spinto istituzioni e politica a un confronto serrato.

Il Consiglio comunale ha convocato un vertice urgente dei capigruppo per chiedere più controlli, un aumento delle forze dell’ordine e – secondo alcuni – anche la presenza dell’Esercito a supporto della polizia. La proposta, però, divide: c’è chi la sostiene, chi si oppone e chi ammette di non sapere quale sia la strada migliore.

Le reazioni politiche

«Servono più uomini in divisa sul territorio e perquisizioni nelle abitazioni di chi detiene illegalmente armi», ha dichiarato Sabrina Figuccia della Lega.
Dello stesso avviso Domenico Bonanno (Dc), che ha chiesto «un incremento di uomini e mezzi e la possibilità di impiegare l’Esercito nei quartieri più sensibili».

Ma l’opposizione non è soddisfatta. Carmelo Miceli, del gruppo misto, ha criticato la partecipazione del sindaco Lagalla alla fiaccolata per Taormina: «Chi riveste un ruolo istituzionale non può limitarsi a manifestare come un cittadino qualsiasi: servono soluzioni concrete a Roma».

Dal Partito Democratico, Rosario Arcoleo ha puntato il dito contro l’amministrazione: «Il sindaco non può abdicare al ruolo di compartecipe al controllo del territorio. Fino a poco tempo fa dava Palermo come città sicura».

Mozione in Regione

La richiesta di azioni immediate arriva anche da Palazzo d’Orléans. Come scrive Connie Transirico sul Giornale di Sicilia, i deputati regionali Ismaele La Vardera (Controcorrente), Nuccio Di Paola (M5S) e Michele Catanzaro (Pd) hanno firmato una mozione congiunta per avviare «operazioni straordinarie contro il traffico, la detenzione e il commercio illegale di armi».

L’incontro di domani al Viminale sarà decisivo per capire se alle parole seguiranno fatti concreti. Palermo, ferita e arrabbiata, chiede sicurezza. E non vuole più aspettare.

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Redazione Ilovepalermocalcio