L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” ha analizzato le ultime prestazioni degli uomini di Tedino. Ecco quanto si legge:
“Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno nonostante gli infortuni, diciamo che la vittoria sull’Avellino ha segnato una piccola svolta. Non parliamo del risultato e neppure della prestazione su 1 piano tecnico, ci riferiamo piuttosto al ritrovato spirito e «sporca dozzina» con cui il Palermo ha affrontato parte della gara. L’atteggiamento mentale della prima frazione del campionato che nell’ultimo mese era del tutto sparito, forse nella convinzione che il più fosse fatto. Che la Serie A spettasse al Palermo per diritto divino. Essersi ritrovati fuori dal primi due posti ha riportato i rosa con i piedi per terra, li ha ricompattati e gli ha fatto ritrovare l’umiltà che li aveva portati per molte giornate addirittura in testa alla graduatoria. E solo l’umiltà, la capacità di essere squadra e di superare tutte le barriere anagrafiche, di lingua o di etnia, può consentire al Palermo di evitare i playoff. Perché ormai forse tutti al Palertno si sono resi conto di non essere la squadra più forte del campionato, che non vinceranno con dieci punti di distacco sulla seconda e che le convocazioni in rappresentative nazionali di secondo e terzo piano non valgono nulla. Oggi anche nelle alte sfere si dice mestamente: «Ce la possiamo ancora fare». Un ritorno alla realtà che può aiutare ad affrontare al meglio ogni avversario. Perchi sarà dura al Venezia, ma anche a Terni. E non sarà facile neppure battere il Bari o il Cesena in casa. La condizione fondamentale per essere più forti dei propri limiti è anzitutto riconoscerli. […]”.