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Giornale di Sicilia: “Dionisi ormai è ai saluti, anche Osti rischia il taglio”

PALERMO – La stagione del Palermo è finita sul campo, ma il vero lavoro è appena cominciato. Dopo l’eliminazione ai playoff per mano della Juve Stabia, il club rosanero è chiamato a prendere decisioni cruciali per costruire un progetto credibile per il 2025/26, che non potrà più permettersi gli errori delle ultime due annate.

Come scrive Salvatore Orifici sul Giornale di Sicilia, tra coloro che sembrano destinati a lasciare c’è Alessio Dionisi, tecnico mai riuscito a imprimere un’identità chiara alla squadra. La sua gestione è stata segnata da confusione tattica, alternanza di moduli e rapporti fragili nello spogliatoio, elementi che hanno generato smarrimento e mancanza di continuità. Nonostante un contratto ancora lungo due anni, il Palermo sta cercando una soluzione condivisa per separarsi: si valuta una buonuscita o, in alternativa, un esonero con permanenza a libro paga fino a nuova sistemazione.

Osti, equilibrio fragile tra meriti e incompatibilità

Diverso, ma altrettanto delicato, il discorso legato al direttore sportivo Carlo Osti. Subentrato a gennaio, ha portato tre rinforzi di livello come Audero, Magnani e Pohjanpalo, riuscendo a rinforzare una squadra in difficoltà. Un lavoro riconosciuto e apprezzato anche dalla tifoseria, ma che potrebbe non bastare per ottenere la conferma.

Come sottolinea ancora Orifici sul Giornale di Sicilia, il vero nodo risiede nell’incompatibilità tra lo stile operativo di Osti e il modello del City Football Group. Il dirigente è abituato a lavorare con modalità più dirette e accentrate, mentre il CFG preferisce un approccio “smart”, condiviso e con tempi più dilatati. È per questo che si valuta un possibile profilo più giovane e allineato al progetto globale, in caso di separazione.

Un momento di scelte decisive

La parte italiana della società è già in dialogo con la componente inglese per trovare le soluzioni meno traumatiche sul fronte tecnico e dirigenziale. La sensazione è che Dionisi rappresenti ormai il passato, mentre su Osti resta una fase di stand-by, in attesa di un confronto diretto nei prossimi giorni.

Il Palermo, insomma, è entrato in una fase di transizione in cui ogni scelta peserà doppio. La priorità, ora, è disegnare un progetto tecnico solido, coerente con le ambizioni del club e con le aspettative – altissime – della piazza. E il tempo per farlo è già iniziato a scorrere.

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Redazione Ilovepalermocalcio