Stavolta la legge di Murphy non ha colpito. Se qualcosa poteva andare storto, a Cosenza non è successo. Il Palermo ha vinto, e finalmente si gode una settimana di pace. Il tris inflitto ai calabresi è un toccasana per la classifica, un’iniezione di fiducia in vista della sfida con il Brescia e, soprattutto, una solida base su cui Dionisi può consolidare la sua panchina. Un colpo triplo, come un poker texano calato all’ultima mano, con il Palermo che va all-in e si prende tutto.
Un successo che arriva dopo aver visto le streghe nel primo quarto d’ora di gioco, quando Audero si è trasformato in supereroe, salvando la porta in ben tre occasioni definite “clamorose” anche da Alvini. Tre interventi miracolosi su Artistico che hanno indirizzato il match: il Palermo è rimasto in vita e, alla prima occasione utile, ha colpito duramente. Al 30’, Pierozzi ha sbloccato la gara con una zampata che ha beffato Micai, ricordando il gol di Segre nella trasferta vincente contro la Juve Stabia.
Da quel momento, la partita ha preso la strada rosanero. Nella ripresa, il Palermo ha fatto valere la sua qualità, colpendo il Cosenza con un micidiale uno-due firmato dal tandem d’oro Brunori-Pohjanpalo, chiudendo definitivamente i conti.
Il tabù trasferta sfatato
Il 3-0 al “San Vito-Marulla” non è solo un colpo pesante per la classifica, ma anche una vittoria che scaccia i fantasmi lontano dal “Barbera”: il Palermo non vinceva in trasferta dal 30 settembre scorso, contro il Südtirol. Una liberazione, considerando anche i 35 giorni di astinenza dalla vittoria, con due sconfitte amare e due pareggi dal retrogusto amaro.
In termini di classifica, il successo riavvicina il Palermo alla zona playoff: ora i rosanero sono a soli due punti dal duo Cesena-Bari, che occupa le ultime posizioni utili per inseguire il sogno Serie A.
Come sottolinea Luigi Butera nel Giornale di Sicilia, «il Palermo ha trovato finalmente la vittoria lontano dalle mura amiche, superando le difficoltà che avevano frenato il cammino rosanero in trasferta. Ma attenzione a non abbassare la guardia: la corsa playoff è ancora lunga e servirà maggiore continuità».
Audero, la scialuppa di salvataggio
Eppure, il risultato finale non deve illudere. La vittoria è stata tutt’altro che una passeggiata rilassante in un centro benessere. Il Cosenza è partito forte, approfittando anche delle emergenze difensive del Palermo — Dionisi ha dovuto rinunciare a Ceccaroni e Diakité, squalificati, oltre all’infortunato Nikolaou — ma ha mantenuto la coerenza tattica, schierando comunque la difesa a tre con Blin centrale.
Il Palermo sapeva che il Cosenza, ultimo in classifica, avrebbe spinto subito, ma non si aspettava di soffrire così tanto nei primi minuti. La squadra è entrata in campo molle, e dopo appena 3 minuti, una leggerezza di Ranocchia ha regalato un pallone d’oro a Charlys che, servendo Artistico, ha creato la prima grande occasione, sventata da un Audero monumentale.
Il Palermo ha continuato a faticare, con il Cosenza che recuperava palla velocemente e ripartiva, sfruttando l’aggressività e i duelli vinti. Ma proprio Audero è stato la scialuppa a cui il Palermo si è aggrappato, salvando ancora due volte su Artistico. Solo dopo l’ennesimo intervento del portiere rosanero, la squadra ha trovato il coraggio di alzare la testa.
La svolta è arrivata al 30’, quando Pierozzi ha capitalizzato al meglio un assist di Verre, segnando l’1-0. Da lì, il Cosenza ha perso fiducia e il Palermo ha preso in mano la gara.
Il Var sblocca il secondo tempo
L’episodio che ha chiuso virtualmente il match è arrivato poco dopo l’inizio della ripresa. Su una punizione di Ranocchia, il pallone è arrivato a Brunori che, nel tentativo di cross, ha colpito il braccio di D’Orazio. Inizialmente il gioco è proseguito, ma il Var ha richiamato l’arbitro Dionisi per un controllo: rigore inevitabile, trasformato con potenza dallo stesso Brunori.
Il gol ha consolidato la superiorità del Palermo e ha spento definitivamente le speranze del Cosenza. Il terzo gol, arrivato al 20’ con Pohjanpalo su altro assist di Verre, ha chiuso i conti. Il finale è stato pura gestione, con i rosanero che hanno sfiorato più volte il poker.
Playoff vicini, ma senza illusioni
Il Palermo torna così a sorridere. I playoff sono di nuovo a portata di mano e la vittoria scaccia qualche nube dalla panchina di Dionisi. Ma guai ad abbassare la guardia.
Luigi Butera sottolinea come «il successo di Cosenza non deve far perdere di vista le lacune emerse nei momenti chiave della partita. Il Palermo ha bisogno di maggiore continuità e personalità per centrare l’obiettivo playoff».
La corsa è ancora lunga, e il Brescia, prossimo avversario, rappresenta un banco di prova fondamentale. Ma il Palermo ha dimostrato di saper rialzare la testa. E questo, adesso, conta più di tutto.