Gds: “Niente radiazione per Zamparini, pena ridotta a 4 anni” – le ultime

Buone notizie per l’ex presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, che ha evitato la radiazione e ha visto ridurre la sua pena a 4 anni. L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” fa il punto della situazione sul caso giudiziario dell’imprenditore friulano. Zamparini schiva la radiazione. La Corte federale d’appello ha accolto parzialmente il reclamo presentato dall’ex patron del Palermo, condannato a cinque anni di inibizione con preclusione in primo grado, riducendo la pena per gli illeciti commessi negli ultimi anni di gestione del club rosanero. La squalifica è ridotta a quattro anni e della preclusione non si fa più menzione, nelle motivazioni rese note ieri. Questo perché il collegio presieduto da Luigi Caso «ha escluso» l’influenza delle condotte di Zamparini «sull’ iscrizione ai campionati di Serie A 2016/17 e di SerieB 2017/18. Nonostante la giustizia sportiva abbia dunque accertato le irregolarità nei bilanci del club ormai fallito, queste non hanno- secondo la Corte federale d’appello – influenzato l’ammissione del Palermo ai campionati di competenza. Motivo per cui i giudici hanno deciso di ridurre la sanzione, «pur restando ovviamente gravi le diverse violazioni accertate, indice di una gestione economico-finanziaria e patrimoniale della società lontana dalle regole di prudenza contabili». Talmente lontana da aver allarmato la Covisoc e il suo segretario, Giuseppe Casamassima, il quale ha precisato «che già nel novembre 2016 erano stati richiesti»i dettagli dell’ormai famigerata operazione di cessione di Mepal ad Alyssa, con la conseguente plusvalenza da 21,9 milioni che ha fatto scoppiare la bolla sui conti del club rosanero. Le risposte «non sono risultate totalmente esaustive» e, come già riassunto dal Gip nell’ordinanza del 25 giugno 2018, «è possibile sostenere che l’esposizione delle false appostazioni contabili e segnatamente della plusvalenza da cessione era finalisticamente orientata ad ostacolare la funzione di vigilanza ed ottenere l’iscrizione». Eppure, per la Corte federale d’appello «non può essere affermato che le predette violazioni abbiano effettivamente consentito, quale effetto, l’iscrizione della società» per «mancanza di specifica prova»relativamente «all’effettivo quantum di alterazione delle appostazioni contabili». Non v’è dunque certezza che il Palermo, senza l’operazione Alyssa, non sarebbe riuscito ad iscriversi. Zamparini, così, vede ridotta la pena a soli quattro anni di squalifica senza preclusione, ma può ancora appellarsi al Collegio di garanzia dello sport del Coni, come già fatto da Giammarva (la cui inibizione è stata ridotta da due a un anno, mentre per Morosi da cinque a tre anni). Adesso, però, l’ex patron non rischia più la radiazione.

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Redazione Ilovepalermocalcio