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Gazzetta dello Sport: “Under 21, l’Italia “bendata” di Baldini: mente, gruppo e regole d’acciaio”

FIRENZE – Sembravano pirati in maglietta e pantaloncini, ma erano gli Azzurrini. Come racconta Fabio Licari sulla Gazzetta dello Sport, il nuovo corso di Silvio Baldini ha preso forma anche attraverso un allenamento fuori dal comune: una seduta “bendata” a Bagno di Romagna. Tutti in campo con un occhio coperto — per alcuni il destro, per altri il sinistro — in un esercizio che il tecnico aveva già sperimentato nelle sue esperienze a Catania, Palermo e Pescara. L’obiettivo? Recuperare energie fisiche attraverso la forza della mente.

Facile liquidare l’idea come una stravaganza, osserva la Gazzetta dello Sport, ma Baldini non cerca l’effetto scenico: vuole spingere i ragazzi a «guardare il campo non solo con gli occhi, ma con la mente e con il corpo». Le sedute durano al massimo venti minuti e si articolano in tre fasi: prima con l’occhio dominante chiuso, poi con l’altro, infine senza benda. Una tecnica che ricorda certi metodi della boxe e che stimola concentrazione, riflessi e adattamento alle difficoltà, riducendo la percezione della fatica durante le partite.

Fabio Licari, sulla Gazzetta dello Sport, sottolinea come Baldini stia rivoluzionando ogni aspetto del lavoro tecnico e umano dell’Under 21. Il ct, scelto da Buffon e Gravina con piena fiducia e carta bianca, punta a creare una squadra mentalmente più forte. Per questo ha introdotto anche regole inedite: via le camere singole, sostituite da stanze doppie per ruolo — per favorire il confronto tecnico e la coesione — e una tripla per i portieri. Un ritorno allo spirito delle Nazionali di un tempo, quando coppie leggendarie come Zoff-Scirea o Gentile-Tardelli condividevano ogni momento.

Non mancano nemmeno i momenti di relax, scrive ancora Fabio Licari sulla Gazzetta dello Sport. L’altra sera la squadra ha cenato in una fattoria vicino all’hotel, e a settembre aveva già vissuto un’esperienza simile a Forte dei Marmi. Ma in campo la disciplina resta ferrea: niente smartphone nello spogliatoio, telefoni lasciati in camera o consegnati spenti in una cesta fino alla fine dell’allenamento.

Baldini lavora con il suo gruppo di fiducia — Barzagli, Nardini, il figlio Mattia, Labricciola, Pardini e il preparatore atletico Azzone — e ha persino promesso che un giorno li porterà a Carrara, la sua terra, per allenarsi a… cercare funghi. Un modo per fondere natura, mente e spirito di squadra. L’Europeo dell’Under 21, conclude la Gazzetta dello Sport, passa anche da qui: dalla rivoluzione silenziosa e visionaria di un ct che vuole formare uomini prima ancora che calciatori.

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Redazione Ilovepalermocalcio