“La «manita» di Auteri è arrivata puntuale, come da tre stagioni a questa parte. Dall’introduzione del nuovo format della Lega Pro, il Messina ha incassato ogni anno cinque gol in un singolo match da una squadra allenata dallo «Special One di Floridia». MessinaMatera: 05 al San Filippo nella stagione 1415. Stesso stadio, identico risultato nell’annata successiva: in quel caso Auteri sedeva sulla panchina del Benevento, poi condotto in Serie B. Domenica scorsa, stavolta in trasferta, la ciclica cinquina stagionale si è abbattuta sui giallorossi: 51. Esito indigesto per un Messina che si era presentato a Matera in serie utile da tre gare. Nulla è perduto, sia chiaro: la salvezza diretta della banda di Cristiano Lucarelli è un obiettivo evidentemente alla portata. CAPACITÀ Molto dipenderà dalla capacità di ridimensionare la schizofrenia di cui soffre la squadra a seconda che giochi in casa o fuori. I numeri, in tal senso, sono emblematici: al San Filippo i giallorossi hanno incasellato la bellezza di 28 punti sui 34 totali, roba da zona playoff. Fuori casa, invece, il raccolto è da bollino rosso: nella classifica del rendimento esterno, nessuno nei tre gironi di Lega Pro ha fatto peggio. Questione di punti, ma anche di scarsa prolificità: 7 gol in trasferta, cenerentola senza appello del girone C. IN PUGLIA La prossima sfida, al Degli Ulivi con l’Andria (anticipata alle 20.30 di sabato), si presenta come un crocevia: vincerla avvicinerebbe il Messina alla salvezza; l’esito opposto, invece, condannerebbe la squadra di Lucarelli a un finale ad alta tensione. Da considerare, infatti, c’è la penalizzazione di 2 punti – ultimo «regalo» della vecchia proprietà, prima della cessione a Proto – che potrebbe arrivare a stretto giro a causa del mancato pagamento degli stipendi lo scorso febbraio. Il Messina, adesso, dovrà essere capace di non farsi schiacciare dalla saudade: giocare ovunque, immaginando, sempre, di essere al San Filippo”. Questo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport”.