SERIE B

Gazzetta dello Sport: “Sampdoria, quanti guai! Ora il vero rischio è sopravvivere fuori dal campo”

Dopo la salvezza strappata ai playout, i tifosi della Sampdoria pensavano di poter finalmente tirare un sospiro di sollievo. E invece no. Come sottolinea Nicola Binda sulla Gazzetta dello Sport, il futuro resta appeso a un filo, proprio come un trapezista senza rete: l’unica priorità resta evitare di cadere.

Il club blucerchiato, salvato nel 2023 dal piano di ristrutturazione firmato dal presidente Manfredi e dai suoi investitori, continua a navigare tra acrobazie finanziarie, debiti da onorare e scelte tecniche limitate da esigenze di bilancio. Come evidenziato da la Gazzetta dello Sport, l’equilibrio precario tra campo e tribunale impone al club scelte drastiche.
Ritiro confermato, ma è l’unico segnale

Dopo settimane di silenzio, ieri è arrivata l’unica vera novità: la conferma del ritiro precampionato a Ponte di Legno dal 22 luglio al 1° agosto. Tuttavia, come riporta ancora la Gazzetta, si tratta di un piccolo passo in mezzo a una montagna di problemi. Il CDA ha registrato anche le dimissioni di Molango, con la necessità di cooptare un nuovo membro.

In panchina, l’incertezza regna: con un budget da appena 100mila euro, il ds Andrea Mancini valuta soluzioni interne (come Lombardo o Gregucci) o il giovane Donati. Intanto, lo scenario peggiore si avvicina: entro fine mese la Samp deve sborsare 8,7 milioni di euro per rispettare gli obblighi di riscatto dei prestiti. Pena: penalizzazioni e decadenza dei contratti.
Corsa contro il tempo

Come spiega Nicola Binda sulla Gazzetta dello Sport, gli accordi presi in passato ora presentano il conto. Tra i più delicati, i riscatti legati all’operazione con il Como (Audero, Bellemo, Ioannou e Ghidotti) e con il Cosenza (Tutino). In totale, servono fondi urgenti per non compromettere la prossima stagione. Fondi che, forse, arriveranno ancora una volta da finanziatori stranieri.

La riduzione del monte ingaggi da 23 a 15 milioni è un’altra missione complessa: tra contratti pesanti ereditati dalla Serie A e calciatori difficili da piazzare, l’unica strategia percorribile resta incentivare le rescissioni, con ulteriore esborso economico.
Solo la salvezza è un obiettivo realistico

Il piano originario – come ricordato da la Gazzetta dello Sport – prevedeva un rapido ritorno in Serie A per garantire le entrate necessarie a sostenere il progetto. Ma ora che la promozione è sfumata, servono alternative credibili per non far crollare tutto il castello finanziario costruito attorno al club.

Un anno fa, parlare di salvezza sembrava un affronto. Oggi è tutto ciò a cui la Sampdoria può legittimamente ambire. I sogni di gloria restano chiusi in un cassetto che, per ora, è meglio non aprire.

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Redazione Ilovepalermocalcio