Anche lui si è iscritto al club delle prime volte come Cionek e Coronado, realizzando la prima rete in rosanero control’Empoli. Adesso potrebbe andare verso una terza volta, quella da titolare contro il Foggia. Eddy Gnahoré si sta imponendo all’attenzione di Tedino a suon di prestazioni. A Brescia, per l’assenza dei nazionali, ha saputo cogliere l’occasione con una prova importante che gli è valsa la riconferma contro i toscani, in un ruolo, tra l’altro, particolare: una mezzala con compiti offensivi, sulla trequarti, che lo ha portato dritto in gol. GRINTA Ingenuità sul fallo da rigore procurato nel finale a parte, non c’è dubbio che il 23enne francese sta prendendo a morsi il campionato con una grinta che era difficile da immaginare, vista anche la qualità dell’organico del Palermo. In due gare ha rimesso in discussione le gerarchie e ora, che il tecnico intende riproporre dall’inizio il tridente composto da Coronado, Trajkovski e Nestorovski, insidia una maglia a centrocampo a uno tra Jajalo e Chochev. Del resto, che Tedino confidasse molto nelle sue caratteristiche si era capito dalle parole spese dopo la primadi campionato: «Gnahoré è un titolare che è rimasto fuori la prima partita – aveva detto l’allenatore –. Deve migliorare nella sua autostima e nel modo di allenarsi, è uno dei futuribili. Eddy ha delle importanti accelerazioni interne ed è un ragazzo di grande prospettiva, deve convincersi di aumentare il lavoro in allenamento”. E il futuro non è tardato a concretizzarsi, perché il centrocampista ha risposto subito con convinzione. Se il suo gol fosse valso la vittoria con l’Empoli, probabilmente l’autostima personale del giocatore sarebbe raddoppiata. COME UNA SCONFITTA Invece resta l’amaro in bocca. «Felicissimo per il primo gol, ma c’è rammarico. È un pareggio che sa di sconfitta – ha detto Gnahoré al sito ufficiale del Palermo –, abbiamo lavorato bene andando in vantaggio ma il calcio è fatto di queste cose. Dobbiamo lavorare per fare meglio le prossime volte». La sua duttilità tattica e l’abnegazione che mette in campo lo hanno già fatto entrare nel cuore dei tifosi. Un passaggio non semplice, di questi tempi, visto l’allontanamento dal Barbera. «Felicissimo di essere entrato nel cuore dei tifosi, soprattutto dopo quello che è successo negli scorsi anni. Farò di tutto per continuare a guadagnarmi la loro stima e lo farò dentro e fuori dal campo”.
CARICHI All’orizzonte c’è il Foggia, una squadra già in difficoltà, per una trasferta che si presenta per nulla agevole, soprattutto dal punto di vista ambientale. Nella gara di sabato il centrocampista punta al massimo della posta.«Sarà una gara difficilissima, loro vengono da un risultato negativo e hanno uno stadio caldo con una tifoseria importante–ha spiegato Gnahoré – . Dovremmo essere pronti e carichi per affrontare questa partita». Per Gnahoré, Palermo potrebbe essere la base sulla quale costruire il salto di qualità, dopo il Napoli è stato solo di passaggio e Perugia, è una chance da non farsi sfuggire. «Mi sono ambientato molto bene, c’è una società seria qui. Tedino? È molto preparato, ci aiuta tanto e fa piacere. Sappiamo tutti che Palermo è una bellissima città, ho preso casa aMondello e mi trovo benissimo. Spero di continuare così». Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.