Gazzetta dello Sport: “Nella volata per la A il Palermo scopre di avere delle crepe. Nestorovski e Zamparini…”

“Si fa di tutto per nasconderle, ma qualche crepa si vede e nella settimana in cui il Palermo, pur con molti demeriti, ha agganciato un 2° posto che proverà a consolidare con la Cremonese ci sono dei segnali che destano perplessità. Come il fare passare per normali situazioni che non lo sono: dall’attacco frontale di Zamparini a Tedino per le scelte adottate col Pescara, alla cacciata del preparatore atletico e del match analyst. A 8 giornate dalla fine, con una squadra impegnata nella lotta per la promozione diretta, tutto questo stride con la logica. La ricerca continua di un capro espiatorio collide con l’esperienza della storia recente che ha portato alla retrocessione in B e rischia di fornire alibi ai giocatori che sono i principali responsabili di ciò che avviene in campo. ALIBI E la dura critica nei confronti del tecnico avvenuta pubblicamente per la prima volta in questo campionato adesso può solo deresponsabilizzare dalle proprie colpe l’intera squadra. Perché delegittimare le scelte dell’allenatore fa perdere credibilità nello spogliatoio nel momento in cui dovrà decidere la formazione di sabato prossimo, qualora andasse incontro ai desiderata del proprietario, per quanto possa esserne convinto lo stesso Tedino. Avere posto il problema delle due punte, definendole improponibili, mette il tecnico davanti a un bivio. E cosa succederà se le riproponesse e non riuscisse a vincere con la Cremonese? Dopo la cacciata di Lupo prima e di due membri del suo staff, per quanto il preparatore atletico e il “ tattico”
non fossero elementi storici del gruppo di lavoro di Tedino, visto che hanno iniziato a collaborare con lui da questa stagione, è facile dedurre che la panchina traballerebbe in modo pericoloso. […]”. Questo quanto riportato dall’ediaione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.

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Redazione Ilovepalermocalcio