Il re del mercato in Serie B? L’Empoli. Dopo la retrocessione il club toscano ha ridisegnato radicalmente la rosa senza snaturare la propria vocazione alla crescita dei talenti, ma mantenendo intatta la competitività. Come scrive Nicola Binda sulla Gazzetta dello Sport, i nuovi acquisti sono stati 15, con un 16° sfumato all’ultimo istante (Odenthal dal Sassuolo).
Una rivoluzione imponente, compensata da 23 partenze che hanno garantito incassi immediati e futuri per circa 32 milioni. Le spese per i nuovi innesti si sono fermate intorno ai 3 milioni, segno di una gestione attenta e sostenibile. «La retrocessione resta una brutta botta, ma quando con i giocatori si è lavorato bene la delusione può essere digerita», sottolinea Binda sulla Gazzetta dello Sport.
Gli ultimi colpi in entrata sono stati il regista Ghion dal Sassuolo e l’attaccante Bianchi, svincolato dal Brescia. Il primo completa un centrocampo già rinforzato da Yepes, Ignacchiti (capitano nella trasferta di Reggio Emilia) e Belardinelli, mentre il secondo rappresenta un’arma in più per l’attacco, dove ci sono anche Nasti (reduce da squalifica), Pellegri (ancora ai box), Shpendi e trequartisti come Ilie, Saporiti e Ceesay.
In difesa, il mancato arrivo di Odenthal priva Pagliuca di un rinforzo ulteriore, ma restano Obaretin, Lovato, Curto e il rientrante Guarino, oltre a una ricca batteria di esterni e portieri. «La cosa che colpisce è che, nonostante la rivoluzione, Pagliuca sia riuscito a dare subito una chiara identità alla squadra», scrive ancora Nicola Binda sulla Gazzetta dello Sport.
Con un progetto giovane, sostenibile e già competitivo, l’Empoli si candida a pieno titolo tra le protagoniste della corsa alla Serie A.