Non è un giocatore qualunque, Matteo Politano. Né per il Napoli né per la Nazionale. Fabio Licari, sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, sottolinea come l’esterno sia diventato un punto di riferimento tattico per Antonio Conte e, ora, anche per Rino Gattuso. Con il Napoli, Politano ha interpretato alla perfezione il doppio ruolo di ala nel 4-3-3 offensivo e di esterno nel 5-3-2 difensivo. In azzurro, invece, ha dato equilibrio alla nuova Italia con doppio centravanti, occupando la corsia destra sia nel 4-2-4 contro l’Estonia sia nel 4-4-2 (diventato poi 4-1-3-2) contro Israele. Un’“ala tornante” moderna, rara nel calcio italiano contemporaneo, che Licari paragona al Callejón del Napoli di Sarri.
L’infortunio dell’attaccante partenopeo, dunque, complica i piani di Gattuso. Se il 4-1-3-2 dovesse essere confermato, il ct sarà costretto a rivedere l’assetto fin dal primo allenamento a Coverciano. Le prossime due partite – l’11 ottobre contro l’Estonia a Tallinn e il 14 contro Israele a Udine – saranno decisive per blindare il secondo posto e almeno i playoff. E, come scrive Fabio Licari su La Gazzetta dello Sport, il margine d’errore è praticamente nullo.
Gattuso ha deciso di concedere un giorno di riposo in più ai suoi giocatori, stanchi dal doppio impegno campionato-Champions, posticipando il raduno a martedì. Ma già studia con lo staff tecnico la gestione delle due gare, in cui sarà inevitabile un minimo di turnover. L’obiettivo è chiaro: arrivare al match di Udine con la formazione migliore per chiudere la pratica qualificazione.
Dopo le convocazioni, sono saltati due nomi: Zaccagni e lo stesso Politano. Al loro posto, il ct ha chiamato Piccoli e Spinazzola. Quest’ultima scelta, osserva Licari nel suo articolo per La Gazzetta dello Sport, potrebbe suggerire una tentazione di virare verso il 3-5-2, anche se lo stesso Gattuso ha ammesso di non “sentire suo” quel sistema di gioco: «Alla lavagna bastano cinque minuti per capire che non mi appartiene», aveva detto il ct nella conferenza di presentazione.
Gattuso preferisce partire con una linea a quattro, per poi impostare in costruzione con tre centrali (Di Lorenzo, Bastoni e Calafiori) e spingere Dimarco sulla corsia sinistra. Ora, con Politano fuori, si aprono diversi scenari: la soluzione più diretta sarebbe inserire Cambiaso, che garantisce equilibrio tattico e capacità di copertura, oltre a tagli e cross precisi.
Un’altra ipotesi riguarda l’impiego di Cristante, affiancato da Barella e Tonali, per una mediana più robusta ma con minore ampiezza offensiva. Oppure, spostare Tonali a destra e affidare la fascia opposta a Spinazzola o Udogie, con Frattesi o Raspadori come opzioni più offensive. Proprio quest’ultimo, scrive Licari, potrebbe essere provato titolare contro l’Estonia, lasciando poi spazio alla formazione tipo per la gara più delicata, quella contro Israele.
In attesa di conoscere l’evoluzione dell’infortunio di Politano, a Coverciano si lavora già a una nuova soluzione tattica per non perdere equilibrio e continuità in una fase cruciale del cammino verso il Mondiale.