“Sarà la sua partita, il suo derby. Perché se è vero che Nuccio Barone è palermitano doc, nato e calcisticamente cresciuto in rosanero, è vero pure che a Foggia è diventato un giocatore importante, raccogliendo le più belle soddisfazioni in carriera: «Sì, sarà un pomeriggio speciale per me – ammette Barone – perché Palermo e Foggia sono le due squadre che hanno segnato la mia vita. Palermo è stato il mio trampolino di lancio: in rosanero ho giocato 4 anni e ho esordito in B. A Foggia, invece, sono stati gli anni della consacrazione. Lì ho trascorso 5 splendidi anni, conquistando due promozioni, arrivando a giocare in Serie A da protagonista, sfiorando addirittura la qualificazione in Coppa Uefa». ZEMAN LANDIA Era il Foggia di Zeman, con Signori, Baiano e Rambaudi, squadra di cui Barone era capitano. Ricordi incancellabili, come quel gol siglato proprio al «suo» Palermo, il 4 giugno dell’89, al Provinciale di Trapani in C1, un gol che significò la promozione per il Foggia guidato da un altro ex, Pino Caramanno: «Era l’ultima di campionato – ricorda Barone –. Noi dovevamo difendere i due punti di vantaggio sul Palermo. Se avessimo perso, i rosanero ci avrebbero raggiunto e saremmo andati allo spareggio. Giocammo per quasi tutto il match in 10 uomini, ma passammo in vantaggio con un mio gol su punizione… Per la verità il mio voleva essere un cross forte e tagliato, perché ero in posizione defilata, ma la traiettoria ingannò il portiere rosanero Pino Taglialatela e quel gol, nonostante il pareggio di Auteri, si rivelò decisivo per il ritorno in B del Foggia dopo quasi un decennio. Ricordo che esultai, perché non fui accolto benissimo e la cosa mi fece arrabbiare. Da lì è stato un susseguirsi di successi, fino alla A di Zeman». 25 ANNI DOPO Oggi Barone guida i Giovanissimi Sperimentali del Palermo e sabato sarà davanti alla tv, a seguire il match dello Zaccheria: «A memoria non credo di aver mai visto un Foggia-Palermo. Come la vivrò? Beh, serenamente, sperando di assistere ad una bella partita. Il mio augurio è che a fine della stagione entrambe le squadra abbiano raggiunto i rispettivi obiettivi. Per quanto riguarda questa partita, dico che non sarà facile per il Palermo. I rosanero troveranno un ambiente caldo, c’è entusiasmo a Foggia per il ritorno in B, nonostante l’inizio non è stato dei migliori. Lo Zaccheria, però, è un catino infuocato, può fare la differenza, anche se di contro non credo che al Palermo manchino esperienza e qualità per fare risultato. Mi aspetto una partenza sparata del Foggia. Stroppa e Tedino hanno filosofie simili di intendere il calcio. Ovviamente non sarà decisiva, ma se il Palermo dovesse vincere la sua prima partita trasferta, trarrebbe grossi benefici per il prosieguo del campionato»”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.