Apertura

Escl. Bogdani: «Cesena-Palermo partita bella e tosta. Addio ai rosanero? Purtroppo nel calcio…»

«Il Palermo quest’anno ha costruito una squadra importante, affidandola a un allenatore che ha dimostrato di saper vincere in Serie B. I rosanero mi sono piaciuti in queste uscite, ma anche il Cesena ha dimostrato un buon calcio. Sarà senza dubbio una partita bella e tosta». Questa l’analisi ai microfoni di Ilovepalermocalcio.com di Erjon Bogdani, ex calciatore del Cesena e dirigente del settore giovanile del Palermo.

Può pesare più il fattore campo per il Cesena o lo spessore tecnico sulla carta superiore del Palermo?

«Per spessore tecnico il Palermo potrebbe fare un buon campionato anche in Serie A. Siamo ancora all’inizio e, al di là di quello che sarà il risultato, non sarà di certo determinante per il cammino delle due squadre. Sarà come detto una bella partita e tanto da una parte quanto dall’altra potrebbe registrarsi un passo falso».

Cesena-Palermo è anche Shpendi contro Pohjanpalo. Chi sceglierebbe nella sua squadra ideale?

«Nell’immediato per vincere il campionato prenderei Pohjanpalo. In prospettiva chiaramente punterei invece su Shpendi. Se fossi stato allenatore però avrei voluto averli entrambi».

Quando l’hanno chiamata al Palermo come responsabile del settore giovanile ha ripensato alla tripletta segnata ai rosanero ai tempi del Siena?

«Quando andavo in ufficio nel rivedere lo stadio Renzo Barbera ho ripensato a quella tripletta, ma anche alle varie volte nelle quali avevo affrontato i rosanero da avversario. Chiaramente segnare tre gol in trasferta in Serie A ha rappresentato per me una grande soddisfazione».

Se non ci fosse stata la separazione con Rinaudo avrebbe proseguito al Palermo?

«È stato lui a volermi a Palermo e non avrei mai continuato senza la sua presenza. Abbiamo un rapporto di stima e fiducia reciproca che va al di là del calcio. Apprezzo molto il suo modo di lavorare e spesso guardiamo delle partite insieme e ci confrontiamo. Ai miei figli Palermo piace tantissimo e vivo in questa città e mi è dispiaciuto che si sia interrotto il rapporto lavorativo. I risultati del settore giovanile tra Primavera e Under 15 sono stati positivi, a dimostrazione del buon lavoro fatto. Purtroppo però a volte nel calcio le cose vanno così».

Si aspettava un ulteriore passo in avanti per Italiano nella sua carriera dopo la vittoria della Coppa Italia?

«Avrebbe anche potuto fare un passo in avanti, ma non mi ha sorpreso la scelta di restare a Bologna. Ormai parliamo di una realtà consolidata nella quale lavora anche un direttore sportivo come Sartori che ho avuto da calciatore e che stimo tanto. Bologna può essere ormai considerata ai livelli dell’Atalanta. Dopo le finali perse a Firenze il mister ha centrato un risultato di prestigio con il Bologna e ritengo corretta la scelta di dare continuità tecnica al suo lavoro».

Ha mai riflettuto su quella che sarebbe stata la sua vita se non avesse fatto il calciatore?

«Mio padre era professore universitario e mia madre una professoressa. Loro hanno sempre tenuto al fatto che ottenessi risultati importanti nello studio e sono fiero di essermi laureato in economia e commercio. Guardandomi indietro posso vantarmi della carriera fatta, ma penso anche che avrei avuto un futuro grazie agli studi fatti. Questo vuole essere anche un messaggio ai giovani in merito all’importanza dei risultati conseguiti a scuola. La vita del calciatore è appagante ma anche ricca di sacrifici. Questi chiaramente non sono paragonabili magari a chi ogni mattina si sveglia alle cinque per andare a lavorare, ma sempre di sacrifici si può parlare. È solo diversa la forma. Gli insegnamenti trasmessi dai miei genitori mi hanno certamente aiutato nel conseguire risultati importanti nella mia carriera».

Cosa pensa del lavoro svolto al Milan dal suo connazionale Tare?

«Con Igli abbiamo un bellissimo rapporto e anche lo scorso anno è venuto a trovarmi a Palermo a casa mia. Sta facendo un grande lavoro anche se è chiaro che ancora il percorso è lungo. Abbiamo avuto modo di rivederci in Nazionale e questo mi ha fatto molto piacere. Rivolgo ulteriormente il mio in bocca al lupo a lui e spero che possa ottenere i risultati che merita».

Published by
Giorgio Elia