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Escl. Calzone (CdS): «Corini non è l’unico responsabile. Playoff opportunità di riserva per i rosanero»

Tullio Calzone, giornalista del Corriere dello Sport, è intervenuto ai microfoni di ilovepalermocalcio.com per affrontare vari temi sulla stagione del Palermo e, in generale, del campionato cadetto.

Di seguito le sue parole:

La mancanza di continuità è elemento che più ha penalizzato la stagione del Palermo: secondo lei può essere riconducibile a limiti di gestione da parte della guida tecnica?

«Certamente Corini ha le sue responsabilità. Ma non credo sia il solo ad averne. La mancanza di un’interlocuzione diretta e quotidiana con la proprietà ha creato qualche rilassamento. Il problema maggiore, tuttavia, a mio parere, sta nel fatto che il Palermo non è mai riuscito a diventare definitivamente una squadra compatta nel suo insieme. E questo ha amplificato i limiti mentali del gruppo incapace di reggere puntualmente le proprie responsabilità nei momenti decisivi della stagione»

Eugenio Corini è l’uomo giusto per le ambizioni del Palermo?

«Aspetterei a dare giudizi definitivi, i playoff sono l’opportunità di riserva per i rosanero. E bisognerebbe assecondarla, anche sostenendo l’allenatore. Per le critiche c’è tempo, testa al campo».

La sensazione da parte dei tifosi, al termine del mercato estivo, portava a pensare che il Palermo avesse costruito un organico da primissima fascia: la rosa potrebbe essere stata sopravvalutata oppure effettivamente la squadra sta rendendo al di sotto delle proprie capacità?

«Non credo ci siano squadre come organico più forti del Palermo. Il fatto è che funzionano di più le altre, sarebbe servita maggiore continuità».

Lotta al secondo posto: ci sono chance secondo lei per i rosanero e qual è, soprattutto, la formazione più attrezzata?

«Complicato un inserimento. Nell’approfondimento sul Corriere dello Sport-Stadio abbiamo visto che la lotta per la promozione diretta sembra ormai un discorso riservato alle prime quattro in classifica. A – 8 dal secondo posto e con otto giornate a disposizione non basterebbe vincere sempre. E potrebbe non bastare perché giocheranno anche, oltre al Parma ormai troppo avanti per essere raggiunto, anche Venezia, Cremonese e Como. Secondo me, il secondo posto andrà a chi vince lo scontro diretto tra Venezia e Cremonese in programma alla 27ª giornata».

La Sampdoria sembra essere tornata in corsa: dove può arrivare la formazione di Pirlo?

«Intanto, dopo essere stata data per spacciata, la Samp è entrata per la prima volta nel perimetro playoff. Per qualità d’organico e per motivazioni, i blucerchiati sono in grado di lottare sino alla fine. Pirlo ha capito la B, un campionato che non conosceva minimamente».

Qual è la squadra che più l’ha sorpreso in questa stagione?

«Senza alcun dubbio il Parma, meritatamente primo. Pecchia ha saputo gestire un organico valorizzato anche dall’esperienza di Iachini e ha potuto lavorare da due anni. Aver ruotato sistematicamente la rosa, giovane ma di qualità, ha fatto la differenza. Anche con qualche dose di fortuna che nel calcio non guasta mai».

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Rosario Di Stefano