La sfida tra Entella e Palermo, terminata 1-1 sul campo, prosegue ora con un acceso strascico polemico fuori dal rettangolo di gioco. A scatenare la miccia è stata una nota congiunta dell’Ordine dei Giornalisti della Liguria, dell’Associazione Ligure dei Giornalisti e dell’Ussi Liguria, che hanno puntato il dito contro il club biancoceleste per quanto accaduto nella tribuna stampa del “Sannazzari”.
Secondo quanto riportato dagli organismi di categoria, durante la partita del 22 novembre un cane e un bambino avrebbero occupato alcune postazioni destinate ai giornalisti, sottraendo spazio a chi era lì per lavorare. Una situazione che le sigle professionali definiscono «grave» e «inaccettabile», in un momento in cui – sottolineano – è già in corso una battaglia aperta contro l’abusivismo nel mondo dell’informazione sportiva.
Il comunicato non usa mezzi termini: l’ufficio stampa dell’Entella, composto da «tre comunicatori non iscritti all’Albo», viene accusato di portare avanti «una sistematica delegittimazione della categoria», dopo episodi già contestati nelle scorse settimane, come l’ingresso in aree riservate di match analyst, tecnici e persone non accreditate.
La protesta dei giornalisti liguri verrà ora portata direttamente alla FIGC, alla Lega di Serie B e agli organismi professionali nazionali. Non è la prima volta che l’Ordine denuncia irregolarità: episodi simili si erano verificati anche in occasione della visita del Presidente Mattarella, al Giro dell’Appennino e nelle gare della Sampdoria, con accrediti concessi – sostengono – a figure non autorizzate.
La partita, insomma, è appena iniziata. E stavolta non si gioca sul campo, ma su un fronte che intreccia regole, accrediti e il rispetto del lavoro dei cronisti sportivi.