Nel suo approfondimento pubblicato su Il Secolo XIX, Domenico Marchigiani spiega come la ricchezza di una squadra non si misuri soltanto sul piano economico, ma soprattutto nella capacità di creare una chimica interna che annulli il gap tecnico con gli avversari. Una riflessione che, come sottolinea ancora Marchigiani su Il Secolo XIX, si adatta perfettamente all’Entella, equipe che sta costruendo la propria identità attraverso coesione, mentalità e spirito di adattamento.
L’idea centrale, ribadita da Domenico Marchigiani sulle pagine de Il Secolo XIX, è che il valore di un gruppo non sia definito solo dai titolari più esperti ma anche da chi subentra mantenendo alto il rendimento. Ed è proprio la linearità delle prestazioni offerte da chi entra e da chi esce a rappresentare uno dei punti di forza principali dell’Entella di Andrea Chiappella. Un allenatore che, come ricorda Marchigiani, si è dimostrato fin dall’inizio un gestore attento e coerente.
Finora, nelle prime dodici giornate, Chiappella ha utilizzato ventitré giocatori, dando spazio a quasi tutta la rosa ad eccezione dei terzi portieri (Siaulys e Rinaldini) e di alcuni dei più giovani ancora in fase di crescita. Il minutaggio parla chiaro: lo stacanovista è Stefano Di Mario con 1.070 minuti, seguito da Ivan Marconi e Andrea Franzoni, mentre anche i meno impiegati – come Iacopo Lipani e Denis Portanova – hanno garantito contributi preziosi. «Nessuno è marginale», è il concetto che traspare dall’analisi di Marchigiani su Il Secolo XIX.
La filosofia del tecnico, che aveva promesso fin dall’estate il coinvolgimento totale del gruppo, resta intatta: l’operazione salvezza passerà dal contributo di tutti, dai senatori ai giovani, passando per gli uomini cardine chiamati a guidare la squadra con qualità, carattere ed esperienza. Un percorso che, come ricorda Il Secolo XIX, andrà affrontato senza paura ma con la consapevolezza che ogni partita può rappresentare un passo verso l’obiettivo finale.
L’avvicinamento alla sfida contro il Palermo, definita “difficilissima” da Marchigiani nell’edizione de Il Secolo XIX, si inserisce in questo percorso di crescita collettiva. I rosanero, che venerdì sosterranno una seduta di allenamento al Sannazzaro per prendere confidenza col terreno sintetico, troveranno un’Entella compatta, alimentata dai gol dei suoi sei marcatori stagionali e dalla forza di un gruppo che Marchigiani definisce “più ricco nella coesione che nel valore economico”.
La partita scriverà il resto, ma una certezza già c’è: la vera ricchezza dell’Entella è la sua unità.