Ennesima tragedia nel mondo del calcio: malore durante la partita | Calciatore operato d’urgenza

Ambulanza - fonte lapresse - ilovepalermocalcio
Bisogna prestare massima attenzione durante una partita.
Durante una partita di calcio, i calciatori sono sottoposti a sforzi fisici intensi che possono causare diversi tipi di malori. Tra i più comuni vi sono i crampi muscolari, spesso dovuti alla disidratazione o alla fatica accumulata durante il match. I crampi possono colpire in qualsiasi momento, compromettendo la prestazione e costringendo l’atleta a interrompere il gioco.
Un altro malore frequente è rappresentato dalle contusioni e dai traumi cranici, che possono verificarsi a seguito di scontri di gioco. In questi casi, è fondamentale l’intervento tempestivo dello staff medico per valutare l’entità dell’infortunio, specialmente se si sospetta una commozione cerebrale, condizione che richiede monitoraggio e, talvolta, il ritiro immediato del giocatore.
Le condizioni climatiche possono causare colpi di calore o ipotermia, a seconda della stagione. Il colpo di calore si manifesta con sudorazione eccessiva, spossatezza, vertigini o addirittura perdita di coscienza, e può diventare molto pericoloso se non trattato prontamente. Al contrario, in ambienti freddi, il corpo può andare incontro a un abbassamento della temperatura corporea, con rigidità muscolare e rallentamento dei riflessi.
Seppur più rari, esistono malori cardiaci improvvisi che possono colpire anche atleti giovani e apparentemente sani. Episodi di arresto cardiaco in campo, sebbene eccezionali, hanno segnato profondamente il mondo del calcio e ricordano l’importanza dei defibrillatori a bordo campo e della formazione del personale per affrontare emergenze di questo tipo.
Un infarto in campo e il gol decisivo
Durante l’ultima giornata di League Two, Sam Hutchinson, centrocampista del Wimbledon, ha vissuto un episodio incredibile: colpito da un infarto nei primi minuti della sfida decisiva contro il Grimsby, ha continuato a giocare senza fermarsi. Non solo è rimasto in campo, ma ha anche segnato il gol dell’1-0 che ha garantito alla sua squadra l’accesso ai playoff. Solo dopo la fine della partita, durante il viaggio di ritorno, i dolori al petto sono aumentati fino a richiedere il ricovero d’urgenza.
Portato in ospedale a Nottingham, Hutchinson ha scoperto che un’arteria era ostruita al 75%. Dopo un’angiografia, è stato sottoposto a un intervento per l’inserimento di uno stent. Ricoverato per cinque giorni, ha ricevuto la conferma che si era trattato di un infarto vero e proprio. Un episodio che ha lasciato senza parole l’ambiente sportivo, considerando che aveva affrontato l’intera partita da titolare.

La speranza di tornare in campo
Grazie a quel gol decisivo, il Wimbledon ha ottenuto i playoff e ha poi battuto il Notts County, guadagnandosi la finale contro il Walsall. Hutchinson non potrà scendere in campo, ma sarà presente sugli spalti come tifoso, mentre ha già ripreso a correre con l’obiettivo di tornare a giocare.
“Sono scoppiato a piangere quando mi hanno detto che posso tornare a giocare”, ha dichiarato commosso. La sua determinazione non si è mai spenta: “Voglio tornare più forte di prima”.