Sembrava fatta, con tanto di cena per celebrare l’intesa. E invece, sul più bello, il trasferimento di Salvatore Elia al Palermo si è improvvisamente congelato. Come riporta Armando Napoletano su «Il Secolo XIX», l’accordo tra i club e con il calciatore era ormai definito in ogni dettaglio: valutazione complessiva di 1,5 milioni, a fronte dei 400 mila euro già versati dallo Spezia per il riscatto di Aurelio, per un delta economico di 1,1 milioni di euro.
Il contratto di Elia con i rosanero è pronto: triennale, con uno stipendio iniziale da 350 mila euro e crescita progressiva fino a sfiorare i 600 mila euro, più una serie di bonus legati al rendimento. Erano già state fissate le visite mediche per lunedì prossimo, ma – come racconta ancora Napoletano su «Il Secolo XIX» – tutto si è bloccato.
A far saltare la firma, infatti, è emerso un problema tra lo Spezia e l’agente Giovanni Branchini, che cura gli interessi di Elia. Una frizione di vecchia data, mai davvero sanata, che ora riemerge proprio sul più bello. Nessuna responsabilità del Palermo in questa fase: il club rosanero, rappresentato da Carlo Osti e dall’amministratore delegato Giovanni Gardini, ha rispettato tutti gli step previsti, così come lo Spezia, con Andrea Gazzoli e Stefano Melissano.
Come sottolinea ancora «Il Secolo XIX» a firma di Armando Napoletano, ora la situazione ruota tutta attorno alla necessaria (ma onerosa) intesa tra Spezia e Branchini. Una trattativa che coinvolge indirettamente anche l’Atalanta, ex proprietaria del cartellino: su quella quota di 1,1 milioni di differenza, ai bergamaschi andrebbero 550 mila euro, cifra anch’essa attualmente oggetto di negoziazione.
Intrecci, incastri e vecchie pendenze si rincorrono: nella trattativa rientrano anche Giorgio Cittadini, con una formula di prestito con diritto e contro-riscatto tra Spezia e Atalanta, e i giovani attaccanti Vlahovic e Vavassori.
Elia, dal canto suo, ha fatto sapere di voler partire, preferendo il progetto del Palermo guidato da Filippo Inzaghi alla ripartenza prevista dallo Spezia. Una scelta chiara, seppur dolorosa, visto che proprio con i liguri ha disputato – paradossalmente – le stagioni migliori di una carriera finora segnata da discontinuità.
L’operazione resta sospesa, ma i giochi non sono chiusi. Lo sforzo ora, come scrive ancora Napoletano sul Secolo XIX, è riuscire a sciogliere i nodi residui per sbloccare un affare rimasto troppo a lungo in pericoloso stand-by.