SERIE A

De Siervo: «La pirateria costa 300 milioni l’anno alla Serie A»

La Serie A come una vera e propria media company. Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Calcio, ha raccontato numeri e strategie in una lunga intervista concessa a Doriano Rabotti per Il Resto del Carlino.

«La Lega produce direttamente oltre 800 gare l’anno – ha spiegato De Siervo –: 380 di campionato, 42 di Coppa Italia, la Supercoppa e le partite della Primavera per Sportitalia. Le nostre telecronache sono in quattro lingue, dall’italiano all’arabo, con 35 telecronisti attivi e 16 cabine di registrazione all’Ibc di Lissone. Dal punto di vista produttivo siamo ormai allo stesso livello della Premier League».

Un modello, quello della Lega Serie A, che secondo De Siervo «ha anticipato persino gli inglesi, che ora stanno internalizzando come abbiamo fatto noi». L’intervista di Rabotti su Il Resto del Carlino sottolinea come la Lega non si limiti a produrre partite ma sviluppi anche contenuti social: «Abbiamo superato i 10 milioni di follower su YouTube, siamo presenti con 22 account in 8 lingue», ha detto l’ad.

Un investimento importante: «Spendiamo tra i 30 e i 40 milioni l’anno», ha ammesso De Siervo, spiegando che Lissone non è solo centro di produzione tv ma anche sede del VAR: «Otto sale operative, una di supervisione e il sistema di fuorigioco semiautomatico che traccia 29 punti corporali per ogni giocatore».

Il futuro potrebbe essere quello della vendita diretta delle gare agli abbonati, anche se per ora resta un laboratorio: «Al momento il nostro obiettivo è garantire uno standard produttivo altissimo per tutti i broadcaster – ha chiarito l’ad della Lega –. Ma dobbiamo combattere la pirateria: ci costa 300 milioni l’anno, soldi che avrebbero permesso di portare più campioni in Serie A».

Nell’intervista rilasciata a Il Resto del Carlino, De Siervo ha infine ribadito l’urgenza di nuovi impianti: «Gli stadi italiani sono determinanti per la qualità del prodotto. Vecchi e distanti dal campo non permettono di piazzare le telecamere all’angolazione ottimale. E la scenografia conta: le immagini più belle sono quelle con i tifosi a bordo campo senza barriere».

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Redazione Ilovepalermocalcio