La Polizia di Stato ha sgominato un’organizzazione criminale al vertice del mercato dello streaming illegale italiano, con l’arresto di 7 persone nell’ambito dell’operazione Gotha 2. L’inchiesta, coordinata dal Centro operativo per la sicurezza cibernetica di Catania e dal Servizio polizia postale di Roma, ha permesso di smantellare un sistema di Iptv illegali che distribuiva a quasi 900mila utenti contenuti di piattaforme come Sky, Dazn, Mediaset, Amazon Prime e Netflix.
Secondo gli investigatori, il gruppo – con basi a Catania, Roma e Brescia, oltre che all’estero – gestiva server e pagamenti tramite documenti falsi, identità fittizie e messaggistica crittografata, generando profitti per circa 10 milioni di euro nei mesi monitorati e causando danni stimati in oltre 30 milioni mensili all’industria audiovisiva.
Streaming illegale, maxi-operazione a Catania: otto arresti domiciliari, colpito il 70% del mercato
Sull’operazione è intervenuto anche l’Amministratore Delegato della Serie A, Luigi De Siervo, che ha sottolineato la portata del blitz: «Grandi complimenti alle Autorità, che con questa operazione assestano un colpo forte alla pirateria nella quotidiana battaglia per la legalità nel nostro Paese. La pirateria non solo impoverisce il sistema calcio, ma mette a rischio la sicurezza informatica degli utenti e alimenta circuiti criminali. Quella portata a segno è un’operazione tra le più importanti mai condotte, che ha colpito il vertice del mercato illegale dello streaming in Italia».
Infine, De Siervo ha lanciato un avvertimento diretto agli utenti: «Quasi un milione di fruitori dimostrano la dimensione del fenomeno, ma devono sapere che è finita l’epoca dell’impunità: saranno chiamati a rispondere delle proprie azioni».