L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta un’intervista a Sergio D’Antoni, presidente del Coni Sicilia ed ex presidente del Palermo. I Tuttolomondo? «Penso che bisogna dargli fiducia, perché veniamo da due anni tribolati e mi sembrano dotati di buone intenzioni. Hanno inoltre scelto un presidente palermitano e questa è una cosa da salutare positivamente, perché questo lega la squadra alla città. È un elemento che funziona, almeno con me fu così. Faccio gli auguri ad Albanese e spero sia così anche per lui». Lucchesi? «Sì, l’ho conosciuto quando era collaboratore di Sensi nel periodo in cui era proprietario del Palermo. Lui lavorava nella Roma, ma i rapporti erano tali da conoscerci a vicenda. Ai tempi le riunioni del consiglio di amministrazione le facevamo nella sede della Roma, per dire, quindi c’era un continuo interfacciarsi. Di lui non posso che esprimere giudizi positivi, anche se in tutti questi anni ci siamo persi di vista. Lo ricordo con piacere e la nostra fu una collaborazione positiva». La cornice di pubblico col Cittadella? «La risposta del pubblico penso sia importante anche per questo, non solamente per l’importanza della partita. Quest’anno abbiamo fatto otto pareggi in casa, ma con lo stadio pieno sarebbe stato diverso».