“Da 2 anni viviamo un incubo, ogni giorno”: dopo il Milan è finito in tribunale per direttissima | Cartellini gialli truccati

Milan

Milan - fonte lapresse - ilovepalermocalcio

Una vicenda dai contorni ancora tutti da definire ma dopo il Milan è iniziato un incubo per il calciatore.

Lucas Paquetá, ex centrocampista del Milan oggi al West Ham, è al centro di una bufera giudiziaria che rischia di compromettere in modo irreversibile la sua carriera. La Football Association inglese (FA) ha aperto un’indagine per presunte ammonizioni pilotate, finalizzate a favorire alcune scommesse. L’accusa è gravissima: se confermata, potrebbe costare al brasiliano una squalifica a vita, con estensione automatica anche alle altre federazioni.

Da due anni il calciatore vive nell’ombra di questa indagine, che ha minato la sua serenità dentro e fuori dal campo. Nell’ultima sfida di Premier League contro il Tottenham, Paquetá è apparso visibilmente scosso dopo aver ricevuto un cartellino giallo. La sua reazione ha destato attenzione e ha spinto il tecnico Graham Potter a intervenire pubblicamente in sua difesa.

L’allenatore del West Ham ha voluto sottolineare l’impegno del suo numero 10, evidenziando la pressione che sta affrontando. “Credo sia semplicemente un giocatore che desidera che tutto questo finisca. È umano, non perfetto, ma sta dando tutto in campo, anche in queste difficili circostanze. Lucas è forte, sta bene”, ha dichiarato Potter con tono empatico e protettivo.

La vicinanza dello spogliatoio non è l’unico sostegno ricevuto dal calciatore. A esporsi pubblicamente è stata anche sua moglie, Maria Eduarda Fournier, madre dei suoi due figli, che con un lungo messaggio su Instagram ha condiviso il dolore e la tensione vissuti in famiglia.

“Solo Dio sa perché stiamo passando questo”

“Non ho mai parlato, ma ora sento di doverlo fare”, ha esordito Maria Eduarda. “Da due anni viviamo un incubo, ma Lucas è sempre stato forte, deciso a difendersi nel modo giusto. Non esiste alcuna prova contro di lui”. Le sue parole mostrano quanto questa vicenda abbia inciso anche sulla dimensione privata e familiare del calciatore.

Nel suo sfogo ha denunciato la cattiveria e l’ingiustizia di chi giudica senza conoscere i fatti, invocando rispetto per un uomo che continua a lottare contro un’accusa che, ad oggi, non ha ancora prodotto una condanna. “La gente è crudele, ma Dio sa tutto”, ha concluso.

Paquetà
Paquetà – fonte lapresse – ilovepalermocalcio

Un caso che scuote il calcio inglese

L’indagine resta aperta e la tensione cresce, soprattutto ora che l’episodio è entrato in fase più avanzata, con il rischio concreto di un procedimento per direttissima. La FA si muove con cautela, ma l’attenzione mediatica e giuridica è altissima. Il caso Paquetá rappresenta un precedente potenzialmente esplosivo nel mondo del calcio e delle scommesse.

In attesa di sviluppi ufficiali, il calciatore continua ad allenarsi e giocare, cercando normalità in una situazione tutt’altro che stabile. Ma per Paquetá e la sua famiglia, ogni giorno che passa senza chiarezza è un altro passo dentro un tunnel da cui sperano, presto, di uscire.