Il calcio italiano chiude il 2025 tra luci isolate e ombre sempre più ingombranti. Nessuna certezza sulla qualificazione al Mondiale 2026, piazze storiche scomparse o in grave difficoltà, un sistema che fatica a rinnovarsi. È questo il quadro tracciato da Michele Criscitiello su Sportitalia.it, nell’editoriale di fine anno in cui il direttore assegna i voti ai protagonisti del movimento calcistico nazionale.
Un’analisi senza sconti quella firmata da Criscitiello per Sportitalia.it, che parte dalle eccellenze per arrivare alle bocciature più severe. In cima alla classifica c’è Antonio Conte. Voto 10 all’allenatore del Napoli, definito «un maestro» capace di prendere una squadra allo sbando e riportarla sul tetto d’Italia in appena nove mesi. Scudetto, Supercoppa e una squadra nuovamente competitiva sono il biglietto da visita di Conte, che secondo Sportitalia.it resta un condottiero dentro e fuori dal campo, pur con margini di miglioramento in Champions League.
Subito dietro, con voto 9, spicca Matteo Lovisa, direttore tecnico della Juve Stabia. Criscitiello su Sportitalia.it sottolinea come, al netto di età e pregiudizi, Lovisa abbia dimostrato competenza vera: budget ridotti, scelte mirate e risultati concreti, anche in un contesto ambientale complesso come quello di Castellammare.
Voto 8 per Giampiero Gasperini. Rapporti personali difficili, ma giudizio tecnico nettissimo. L’allenatore della Roma viene elogiato da Michele Criscitiello su Sportitalia.it per l’impatto devastante avuto anche nella Capitale dopo anni di miracoli a Bergamo. Non vincerà lo scudetto, ma riportare la Roma in Champions sarebbe l’ennesima impresa.
Promosso con voto 7 Vincenzo Italiano. Il tecnico del Bologna continua a lasciare il segno ovunque vada: Coppa Italia, finale di Supercoppa e una crescita costante. Secondo Sportitalia.it, il prossimo passo naturale per Italiano sarà una big della Serie A.
Sufficienza piena (voto 6) per Massimiliano Allegri al Milan. Criscitiello riconosce il merito di aver rimesso ordine in una squadra fragile, pur con limiti strutturali evidenti. L’obiettivo minimo resta il ritorno in Champions, mentre lo scudetto è, per ora, solo un sogno.
Si scende poi nelle zone d’ombra. Voto 5 a Igor Tudor, ex allenatore della Juventus. La colpa, secondo Criscitiello su Sportitalia.it, non è tanto del tecnico quanto di chi ha scelto di confermarlo: un errore strategico che ha ritardato una rivoluzione necessaria.
Ancora più duro il giudizio su Fabrizio Corsi (voto 4). Storico presidente dell’Empoli, esempio virtuoso per anni, ma protagonista di scelte sbagliate che hanno portato a un 2025 definito «da cancellare» nell’editoriale pubblicato su Sportitalia.it.
Il crollo prosegue con voto 3 ad Antonio Zappi, presidente dell’AIA. Per Michele Criscitiello, la gestione arbitrale è segnata da scarsa trasparenza e mediocrità, con un sistema che necessita di una rifondazione totale.
Ancora più severo il giudizio su Gabriele Gravina (voto 2). Uomo stimato, presidente bocciato senza appello. Criscitiello su Sportitalia.it distingue nettamente la persona dal ruolo, accusando la FIGC di immobilismo davanti al declino del sistema: stadi fatiscenti, società indebitate, settore giovanile in crisi e Serie C che continua a perdere piazze storiche.
Voto 1 a Luigi De Laurentiis, presidente del Bari. Il tema della multiproprietà è centrale nell’analisi di Sportitalia.it, che paragona la situazione a un’assurdità calcistica: chi guida il Napoli non può guidare anche il Bari. Il risultato è un progetto considerato spento e una piazza mortificata.
Infine, il giudizio più duro: voto 0 alla Fiorentina. Una bocciatura senza attenuanti. Secondo Michele Criscitiello su Sportitalia.it, la società viola è allo sbando, incapace di prendere decisioni e seriamente candidata alla retrocessione. Una gestione definita disastrosa, con responsabilità condivise tra dirigenza e ambiente.