Così sei inconvocabile | SPALLETTI LO ESCLUDE DI NUOVO DALLA NAZIONALE: addio all’azzurro

Spalletti - fonte lapresse - ilovepalermocalcio
Entrare nella lista dei convocati non è semplice, soprattutto se non si è al massimo.
Entrare nella lista dei convocati della Nazionale è un traguardo ambito e complesso. Il commissario tecnico seleziona i giocatori valutando forma fisica, prestazioni nei club e adattabilità al sistema di gioco. La concorrenza è elevata, con molti talenti che aspirano a pochi posti disponibili.
Le convocazioni possono variare in base alle esigenze tattiche e agli avversari da affrontare. Ad esempio, per i quarti di finale della Nations League contro la Germania, il CT ha incluso Matteo Politano per la sua abilità nel dribbling, utile contro difese compatte . Anche giovani come Michele Di Gregorio e Daniel Maldini hanno ricevuto la loro prima chiamata, dimostrando che le prestazioni nei club possono aprire le porte della Nazionale .
Tuttavia, anche giocatori affermati possono essere esclusi. Per gli Europei 2024, ad esempio, Riccardo Orsolini, nonostante una stagione positiva, non è stato convocato . Questo evidenzia quanto sia difficile mantenere un posto fisso in Nazionale, dove ogni scelta è influenzata da molteplici fattori.
Essere convocati nella Nazionale richiede costanza, versatilità e prestazioni di alto livello. È un riconoscimento che premia il merito, ma anche la capacità di adattarsi alle esigenze del gruppo e del commissario tecnico.
Un talento frenato dagli infortuni
Federico Chiesa è stato, per anni, uno dei simboli più promettenti della nuova generazione del calcio italiano. Le sue prestazioni a Euro 2020 lo avevano consacrato come leader tecnico e trascinatore azzurro. Tuttavia, negli ultimi mesi, la sua parabola ha subito un brusco rallentamento a causa di continui problemi fisici che ne hanno compromesso la tenuta atletica e la continuità di rendimento. Dopo il trasferimento al Liverpool, le sue presenze in campo si sono ridotte drasticamente, con lunghi periodi passati in infermeria o in tribuna.
In un contesto così delicato, il commissario tecnico è chiamato a fare scelte difficili ma necessarie. Convocare Chiesa, oggi, significherebbe occupare un posto fondamentale con un giocatore lontano dalla condizione ideale e con pochissimo minutaggio nelle gambe. In una Nazionale che punta sull’intensità, sulla condizione fisica e sulla lucidità nei momenti decisivi, l’attuale versione di Chiesa non può offrire le garanzie richieste. Lasciarlo fuori dal gruppo azzurro, almeno per ora, non è una bocciatura definitiva, ma un atto di realismo.

Fiducia da ricostruire
Chiesa ha dimostrato in passato di saper risorgere. Il suo talento non è in discussione, ma per tornare in Nazionale serviranno prove concrete: minuti, gol, assist e soprattutto continuità. La porta resta aperta, ma solo se saprà riconquistare sul campo il posto che merita.
In una fase di ricostruzione, la Nazionale ha bisogno di calciatori affidabili fisicamente e pronti a dare tutto. In queste condizioni, Chiesa non lo è. E il tempo, nel calcio, non aspetta nessuno.