Claudio Gomes è a un passo dalla storia. Come riportato da Paolo Vannini sul Corriere dello Sport, al centrocampista francese basterà qualche minuto a Bolzano, da titolare o da subentrato, per raggiungere le cento presenze complessive con la maglia del Palermo, considerando campionato, playoff e Coppa Italia. Sarà il primo straniero dell’era City Group a toccare la tripla cifra: davanti a lui, nell’organico attuale, solo Brunori e Segre. Un traguardo emblematico, sottolinea ancora Vannini sul Corriere dello Sport, per l’unico calciatore arrivato direttamente dal Manchester City e diventato beniamino del pubblico rosanero.
Gomes ha portato a Palermo brio e intelligenza tattica, qualità apprese prima al Paris Saint-Germain e poi affinate in Inghilterra. Tuttavia, la consacrazione definitiva può arrivare soltanto con il salto in Serie A, obiettivo che il francese vuole centrare con la maglia rosanero. Come ricordato da Paolo Vannini sulle pagine del Corriere dello Sport, nonostante alcune sirene dalla massima serie, la sua volontà resta quella di provare a conquistare la promozione con il Palermo.
Tutti gli allenatori passati negli ultimi anni lo hanno considerato un centrocampista moderno, mobile e dotato di grande lucidità tattica. Rare le esclusioni per scelta tecnica, segno della sua centralità nel progetto. La quarta stagione in Sicilia, scrive Vannini sul Corriere dello Sport, dovrà essere quella della consacrazione. Inzaghi intende utilizzarlo nelle rotazioni di centrocampo, dopo il leggero infortunio che lo ha costretto a saltare i primi impegni ufficiali. A Bolzano, però, è già in predicato per tornare titolare.
Il modulo di Pippo, che combina battaglia e geometrie, sembra cucito addosso a Gomes. Le discussioni sul suo ruolo – play o mediano – appaiono secondarie di fronte a un calcio sempre più muscolare e dinamico. «Un buon calciatore non ha bisogno di definizioni: conta l’impatto sugli equilibri della squadra», osserva ancora Vannini sul Corriere dello Sport. È questo che oggi ci si attende dal francese, a maggior ragione ora che toccherà quota 100, entrando di diritto nella storia del Palermo.