Corriere dello Sport: “Scossa Palermo. Il confronto in treno tra Tedino e Zamparini invita tutti a dare il massimo per il riscatto”

“Dal primo al terzo posto. Dopo otto settimane da capolista. E l’analisi della disfatta in … treno. Da Firenze a Venezia. Con Zamparini e Tedino, uno di fronte all’altro, in tutti i sensi. Incontro casuale, perché il patron, bloccato dalla neve a Venezia, ieri aveva già raggiunto per aff ari il capoluogo toscano con la Frecciarossa mentre Tedino tornava a casa per un weekend in famiglia, prima di rituff arsi, domani, nella storia del campionato. Due ore nello stesso vagone, poi un passaggio fi no a Portogruaro dove ad attendere Tedino c’era la moglie. Un faccia a faccia utile, anche alla luce di una stoccata ricevuta dal tecnico. Zamparini: «Tedino ha ammesso che non giocherebbe più contro l’Empoli alla stessa maniera. Il Palermo si è sbriciolato. E il Foggia, prossimo avversario, non è il Brescia ma un baby Empoli e non possiamo giocare uomo contro uomo quando gli attaccanti sono più veloci dei nostri difensori». Certo, ma immaginate un allenatore che dopo avere conquistato diciotto punti in nove partite cambia uomini e tattica! In viaggio, un dialogo propositivo: «Una bella chiacchierata per meditare sulla sconfi tta. Certo, prima o poi doveva capitare ma era la sfi da a cui tenevo di più per un salto in avanti. Non ci resta che riprendere il passo, nulla è compromesso». LA MANO DEL TECNICO. Alla ricerca dell’identità perduta, tocca al Palermo ritrovare equilibri e superare il diffi cile momento. Un test, una specie di macchina della verità in vista del Foggia, alla quale Tedino, per primo, non si sottrae. Anzi. Conoscendolo avrebbe voluto subito la rivincita. «Questa squadra – dice – più che mai ha bisogno dell’allenatore. Quando si perde, è caccia ai colpevoli, si tenta di scaricare le colpe sugli altri, invece c’è bisogno di pacche sulle spalle, di alimentare le certezze, di integrare le lacune. L’atteggiamento iniziale non mi è piaciuto. Non cerchiamo scuse, mea culpa. Risultato disastroso non un massacro come sembra. Comunque, siamo già carichi. Rispoli? Contro il Foggia ci sarà. I tifosi? Il primo passo tocca a noi. Si lavorerà come sempre. Una battuta d’arresto ci sta, insieme a un bagno di umiltà per capire cosa è successo e reagire, con quel gruppo che ha dimostrato di avere valori e prospettive». CAPITANO, LUPO E RISPOLI. Nestorovski vuole un immediato colpo di spugna: «La testa è calda e da capitano dico che dobbiamo solo stare zitti e … testa alta. Mi prendo le responsabilità. Pensiamo al Foggia e alla promozione, dimentichiamo Empoli. Restiamo la squadra più forte». «Adesso rialziamoci subito! Crediamoci tutti insieme!», scrive Rispoli su Instagram. E il ds Lupo: «Testa sul manubrio, pedalare forte e ripartire dalle cose positive. Bisogna fare una serena e severa autocritica senza tralasciare che, in una delle peggiori giornate, abbiamo avuto numeri adeguati a quelli di chi ha vinto anche se l’avversario ha meritato. Non bisogna buttare quanto il Palermo ha fatto di buono e dimostrato fi no ad Empoli. Qualche giocatore, che dovrebbe risultare determinante, non è in grandissime condizioni, abbiamo però un organico che ci dà alternative, bisogna uscirne con lucidità e con coraggio. Se si doveva perdere, meglio così a patto di riscattarsi. Conosco i limiti di questa squadra che purtroppo ogni tanto molla. Non te lo puoi permettere. Continuità è la parola chiave»”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.

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Redazione Ilovepalermocalcio